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Cronaca

Latte tossico, perquisizioni e sequestri anche in provincia di Treviso

I carabinieri del Nas di Udine hanno scoperto una frode alimentare che coinvolge ben 11 province in tutta Italia. Giovedì mattina sono scattati gli arresti e i controlli, anche a Montebelluna, Castelfranco Veneto e Conegliano

Notevoli quantità di latte tossico, contenente l'aflatossina, sarebbe arrivato nei caseifici e sulle tavole di mezza Italia.

Al termine di un'articolata indagine, la procura della Repubblica di Udine ha disposto l'arresto di alcune persone, accusate di frode in commercio, adulterazione di alimenti e commercio di sostanze nocive e cancerogene.

Gli arresti - quattro domiciliari e uno in carcere - sono scattati nella mattinata di giovedì, insieme a 86 perquisizioni condotte da circa 300 uomini del Nas e dell'Arma territoriale in undici province: oltre a Udine, nel Trevigiano (a Conegliano, Castelfranco e Montebelluna), Padova, Pordenone, Gorizia, Vicenza, Arezzo, Perugia, Napoli, Bari e Brindisi.

Secondo quanto si è appreso, il latte veniva distribuito dal Friuli, dove veniva prodotto da un consorzio, nei caseifici e le rivendite di Veneto, Toscana, e poi, ancora più a Sud, Umbria, Campania e Puglia

Il latte, sebbene provenisse anche da caseifici non certificati, veniva ritirato da imprenditori agricoli associati al consorzio friulano per essere poi miscelato e trasportato ai caseifici di Selva del Montello, Sacile (PN) e Feletto Umberto (UD), dove veniva destinato alla produzione del formaggio Montasio doc.

Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri del Nas di Udine, comandati dal capitano Antonio Pisapia, il latte destinato al Montasio non avrebbe contenuto l'aflatossina, la muffa cancerogena, pur violando il disciplinare che garantisce al consumatore le caratteristiche chimico fisico e organolettiche del prodotto, ma in quello destinato a caseifici che producono altri formaggi, invece, si sarebbero trovate tracce della sostanza pericolosa.

Per passare i controlli analitici effettuati dagli acquirenti, il liquido sarebbe stato diluito con prodotto non contaminato.

"Abbiamo verificato che c'erano strani passaggi del latte - ha spiegato il capitano Antonio Pisapia - che ad esempio partiva da Udine, arrivata fino a Brindisi per poi tornare indietro fino ad Arezzo".

Negli oltre sei mesi di indagini, condotte da maggio a dicembre 2012, i carabinieri del Nas di Udine hanno sequestrato 1.063 forme di formaggio prodotto con il latte "tossico", scoprendo anche partite di latte vendute come contenente Omega3 e, in realtà, diluite con semplice acqua.

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