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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Lotta al cancro, da Treviso brevetto che sfrutta le nanotecnologie

Lo sviluppo dell’intera metodologia è previsto in un tempo di 4 anni, con spese di ricerca dell’ordine di 5-10 Milioni di Euro

TREVISO Le nanotecnologie per sconfiggere il cancro. Quella che sembra essere più di una nuova frontiera nella lotta ai tumori è un progetto made in Treviso. Si tratta di un metodo oggetto di brevetto internazionale depositato da MBN Nanomaterialia Spa i cui inventori sono il Prof. Ing. Paolo Matteazzi, Presidente di MBN e Chair della piattaforma Europea di Nanotecnologie e i dottori Filippo Gherlinzoni (primario di Ematologia al Ca’ Foncello) e Michele Gottardi. La sede di MBN Nanomaterialia Spa è a Vascon di Carbonera in provincia di Treviso.

“Quello che facciamo è far venire la febbre al tumore basandoci su alcuni principi fisici già dimostrati – spiega il prof. Paolo Matteazzi – L’approccio su cui stiamo lavorando è contemporaneamente terapeutico e diagnostico. Attraverso un sistema simile alla risonanza, individueremo le masse tumorali e vi indirizzeremo vicino delle speciali nano-particelle magnetiche da noi create che, riscaldandosi, andranno uccidere esclusivamente le cellule cancerose, lasciando intatti i tessuti sani”.   “La Metodologia teranostica descritta nel brevetto - dicono il dott Gherlinzoni ed il dott. Gottardi - è suscettibile di essere applicata ad una grande varietà di tumori sfruttando un principio fisico di terapia (ipertermia, già ampiamente conosciuto e utilizzato in medicina) combinato con visualizzazione delle aree di trattamento grazie alla risonanza magnetica nucleare”.

Il metodo si basa su: sviluppo di  nanoparticelle “intelligenti” con particolari funzionalità magnetiche; accoppiamento delle stesse con vettori guida che le portino in prossimità del tessuto canceroso; macchina di imaging RMN integrata con coils per riscaldamento ad induzione; visualizzazione delle aree tumorali e trattamento in ipertermia; monitoraggio dello stato del trattamento in contemporanea.

Lo sviluppo dell’intera metodologia è previsto in un tempo di 4 anni, con spese di ricerca dell’ordine di 5-10 Milioni di Euro per un fase dimostrativa pre-clinica. I punti maggiormente critici sono i punti 3 e 5 che richiederanno i maggiori sforzi. MBN ha già costituito una filiera di progetto, coinvolgendo alcuni partner industriali internazionali e due prestigiosi istituti di ricerca, l’IMEM (Istituto dei Materiali per l'Elettronica ed il Magnetismo) di Parma e il Trinity College di Dublino, che insieme hanno presentato una proposta di finanziamento alla Commissione Europea. Il metodo proposto, che va sotto la definizione di Teranostico (Terapia e diagnosi), promette di trattare la maggior parte dei tumori con un principio essenzialmente fisico. Tra gli altri potenziali vantaggi di questa metodologia, oltre alla capacità di effettuare la terapia in modo mirato, agendo esclusivamente su tessuti tumorali, anche la concreta possibilità che, garantendo diagnosi e cura in un’unica soluzione, riduca significativamente tempi e costi dei percorsi terapeutici attualmente in uso, per altro senza andare in contrasto con questi, semmai integrandone gli effetti.

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