Anni di violenze sulla moglie, in aula chiede lo sconto della pena
A processo un 44enne trevigiano, che per anni ha picchiato la consorte per i più futili motivi. In aula l'imputato ha chiesto lo sconto della pena, che verrà deciso il 14 dicembre 2012
Bastava una camicia mal stirata o un piatto non gradito a scatenare la sua ferocia. Ma dopo anni di violenze e soprusi sulla moglie un impiegato 44enne di Treviso è finito alla sbarra.
Nel luglio scorso la donna ha trovato il coraggio di rivolgersi alla polizia, che a ha allontanato l'uomo da casa, denunciandolo per lesioni e maltrattamenti.
Dalle intimidazioni alle botte, calci, pugni, fino alle torture vere e proprie: numerosi gli episodi denunciati dalla donna, un'impiegata 44enne.
A spingerla a mettere la parola fine un commento allarmante del compagno. Mentre erano in auto sentirono alla radio la notizia di due donne uccise dai propri uomini e il marito mostrò approvazione: "Hanno fatto bene", disse.
In quattro mesi il sostituto procuratore Gabriella Cama ha chiuso le indagini e ottenuto il rito immediato per il 44enne.
Davanti ai giudici l'uomo ha ammesso le proprie responsabilità e ha chiesto di patteggiare la pena. L'eventualità verrà discussa in aula il prossimo 14 dicembre.