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Tribunale sotto organico taglia le notifiche: avvocati in rivolta

Le notifiche verranno recapitate solo nei trentasei comuni di compentenza, perché negli uffici manca il personale. Gli avvocati: "Ripercussioni cadranno sui cittadini"

Il Tribunale di Treviso ha deciso di tagliare le notifiche a mezzo posta: d'ora in poi verranno recapitate solo nei trentasei comuni di competenza. La misura, comunicata tramite un circolare lo scorso 5 dicembre, risponde alla carenza di organico negli uffici del Palazzo di Giustizia.

Ma gli avvocati non ci stanno. "Che cosa significa questo? Tempi più lunghi e procedure più onerose per chi deve notificare un atto: in particolare per quei cittadini o per quelle aziande che hanno crediti da riscuotere facendo valere i decreti imgiumtivi di pagamento", spiega alla Tribuna di Treviso il Presidente dell'Ordine degli Avvocati, Paolo De Girolami.

"A questo punto dobbiamo provvedere noi - continua De Girolami – Poichè non c’è ancora la notifica telematica, restano due possibilità: o l’avvocato provvede direttamente, oppure trova un domiciliatario a cui fare capo nella città in cui la notifica deve essere eseguita. La prima soluzione può essere adottata soltanto dai legali che presentano specifici requisiti e che hanno accesso a particolari registri: in tutto, a Treviso, sono 600. Nel secondo caso significa trovare un referente, inviargli tutti gli atti e mandarlo all’ufficiale giudiziario del tribunale della zona affinché provveda alla notifica degli atti".

Ma visto il limitato numero di avvocati che hanno accesso ai registri, la prima opzione è praticabile solo parzialmente, mentre la seconda ha come immediate conseguenze tempi più lunghi e parcelle più care per i cittadini. La decisione si ripercuoterà soprattutto sulle aziende che intendano far valere i decreti ingiuntivi di pagamento nei confronti dei creditori fuori città. Ma non risparmia nemmeno gli avvocati stessi, per le modalità di adozione del provvedimento.

De Gerolami ha risposto alla circolare del Tribunale di Treviso sul sito dell'Ordine degli Avvocati, affermando che la comunicazione "desta sconcerto perché la sentiamo irriguardosa nei confronti del consiglio dell’Ordine di cui non si è ritenuto nemmeno di raccogliere il parere, a dispetto della più volte richiesta collaborazione, irriconoscente per quanto il consiglio dell’Ordine ha fatto e fa a sostegno della locale amministrazione della giustizia".

Gli avvocati hanno quindi chiesto un incontro con i magistrati per risolvere la questione. Ma il presidente del Tribunale, Giovanni Schiavon, cerca di calmare gli animi precisando che il provvedimento è stato preso per far fronte al problema di organico di cui soffrono gli uffici. E aggiunge: "La circolare è stata interpretata in modo non conforme a quello che si voleva fare".

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