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Cronaca Miane

Manifesto elettorale con la pistola in mano: Angela Colmellere minacciata di morte

Un post su Facebook, con una pistola in mano durante una gara di tiro organizzata dall'Ana Vittorio Veneto, ha scatenato le ire degli internauti che hanno subito denunciato l'immagine

MIANE E' durato poche ore, su Facebook, il nuovo manifesto elettorale per la Lega Nord del sindaco di Miane Angela Colmellere in cui compariva sorridente mentre impugnava una pistola ad un poligono di tiro. "Scegli la sicurezza" è stato lo slogan ideato per le prossime elezioni del 4 marzo, ma il post della capolista alla Camera dei deputati nel collegio plurinominale Veneto 1 di Treviso-Belluno non è stato ben visto da più di qualcuno, tanto da venire segnalata a Facebook che poi le ha eliminato d'ufficio il messaggio incriminato.

Ecco nel dettaglio quanto successo come raccontato online dal sindaco Colmellere che ha persino lamentato di aver ricevuto minacce di morte:

"Il post sulla sicurezza scritto da me ieri, è stato cancellato da Fb probabilmente a causa delle segnalazioni di alcuni personaggi che (spesso celati sotto nickname) mi hanno augurato ogni male possibile, con minacce di morte o altre irriferibili nei miei confronti.  Mi sono limitata ad esprimere una mia opinione (peraltro arcinota) senza attaccare nessuno, in modo non violento, e di contro ho ricevuto minacce, ingiurie di ogni tipo che provvederò a segnalare alle Autorità competenti affinché vengano presi congrui provvedimenti. Peraltro gli attacchi riguardavano la mia persona, non il merito delle mie affermazioni sulla legittima difesa, sulle quali evidentemente questi leoncini da tastiera non hanno argomenti adeguati. 

Riguardo il mio post di ieri, ribadisco la mia posizione. Penso che lo Stato abbia due DOVERI: 
1) Dare alle forze dell'ordine uomini e mezzi adeguati per difendere i cittadini, e ai Comuni i fondi per assumere polizia locale non per far multe ma a presidio del territorio. A questo dovere lo Stato ha abdicato ormai da anni, come giustamente rilevano i sindacati di categoria e i cittadini costretti ogni giorno a fare i conti con paesi e città insicuri. 
2) Mettere mano finalmente a una legge chiara sulla legittima difesa, che non costringa più chi difende la propria famiglia a ritrovarsi imputato per tentato omicidio, con l'aggravante di dover pure risarcire il criminale. Questo succede oggi. Chi entra in casa mia, sa che sta commettendo un reato e io devo avere il diritto di difendere la mia famiglia, la mia casa, la mia azienda, in modo regolato dalla legge, senza abusi e in modo legale. Cosa che oggi non avviene. 

Quanto alla foto da me pubblicata ieri, è stata scattata durante una esercitazione tra sindaci al poligono di tiro, organizzata dall’Ana di Vittorio Veneto e vinta, per la cronaca, da un sindaco che oggi è candidata per il PD al proporzionale. 

Quindi ribadisco: i cittadini debbono essere preparati, la detenzione di armi deve essere normata con attenzione e l'uso regolamentato, altrimenti il nostro Paese si trasforma in un Far West.  Non sono, queste, dichiarazioni inedite o originali per me. L'ho sempre detto e lo ripeto. L'ipocrisia maggiore è di coloro che ritengono, in un contesto come quello odierno e visti i casi di rapine in casa che si stanno purtroppo ripetendo, che un cittadino debba restare indifeso. Dallo Stato e dalla Legge.  Facciamo allora questa legge sulla Legittima Difesa, è il mio impegno se sarò eletta deputato il prossimo 4 marzo. Una legge che delimiti nel dettaglio dove esiste legittimità e dove un abuso. Tutto questo non servirebbe, se lo Stato desse alle forze dell'ordine i mezzi per difenderci, cosa che mi auguro accada. Queste le mie precisazioni".

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