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Cronaca

Lonigo, diecimila persone presenti alla marcia contro gli Pfas

Enorme partecipazione da tutto il Veneto, domenica mattina, alla manifestazione organizzata da "Mamme no Pfas" e "Genitori no Pfas". Presenti tantissimi cittadini e numerose autorità

In migliaia hanno sfilato per chiedere a gran voce "acqua pulita", quello che dovrebbe essere un diritto scontato ma, in gran parte del Veneto, non è che una chimera. 

Persone di ogni età e provenienti dalle province più colpite dall'inquinamento da Pfas, il Vicentino in primis, ma a anche il Padovano e il Veronese, hanno raccolto l'appello lanciato da "Mamme no Pfas" e "Genitori no Pfas" e hanno raggiunto Lonigo, domenica mattina. In corteo anche decine di sindaci dei Comuni coinvolti, tra cui Achille Variati che, anche in qualità di presidente della Provincia, da mesi si sta adoperando affinché la situazione venga risolta e anche chiarita. Sono ancora molti, infatti, i punti oscuri sulle responsabilità. La manifestazione si è conclusa al parco Ippodromo con la preghiera del vescovo Beniamino Pizziol per avere acqua pulita; con lui, sul palco, anche rappresentanti delle comunità musulmane e sikh.

Presente alla manifestazione anche Stefano Fracasso, capogruppo del PD in Consiglio regionale: “Siamo riconoscenti ai genitori e a tutti i cittadini attivi della zona rossa, per aver dato oggi testimonianza della forte preoccupazione e della grande determinazione di chi vive nel territorio contaminato dai pfas e che da anni richiede interventi celeri, non solo per  la tutela   della salute, ma anche dell’acqua e della nostra terra”. E’ quanto affermano i Consiglieri Regionali Guarda (AMP) e Fracasso (PD), dopo aver partecipato alla manifestazione organizzata dal Gruppo Mamme No Pfas a Lonigo, che ha visto presenti migliaia di persone tra famiglie, con bambini e ragazzi, associazioni ambientaliste, sportive, culturali e Istituzioni. “Una coralità importante arricchita dalle preghiere preziose della comunità cattolica, supportata dalle parole incoraggianti del Vescovo Mons. Pizziol,  e dei rappresentanti delle comunità sikh e musulmana di Lonigo: una preghiera condivisa che testimonia la necessaria unità per la difesa della natura e della vita, e che sostiene e rinvigorisce il lavoro a servizio della nostra terra”. “Ribadiamo – concludono i Consiglieri - l’urgenza di mantenere fede agli impegni presi, in particolar modo quelli riguardanti il collegamento dell’acquedotto a fonti prive di pfas, unica soluzione per le acque potabili, così come indicato dall’ISS già nel 2013 e da anni da noi richiesto a gran voce in Consiglio Regionale: ora non ci sono più scuse.”

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