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Cronaca Casale sul Sile

La morte di Marco Vidali, l'ombra della chetamina su quella notte

Gli amici che erano con il 21enne la notte della scomparsa avrebbero ammesso di aver assunto l'allucinogeno. Dal referto dei medici la risposta sulle modalità della sua caduta in acqua

Dopo aver scandagliato il fondo del Sile, gli inquirenti scavano nelle ultime ore di vita di Marco Vidali, il 21enne scomparso e ritrovato morto mercoledì mattina nelle acque del fiume.

Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Gazzettino, i due ragazzi che hanno trascorso con Marco la notte tra domenica e lunedì avrebbero ammesso di aver assunto delle sostanze stupefacenti.

In particolare i giovani avrebbero fatto uso di chetamina, un anestetico impiegato nel settore veterinario e dagli effetti allucinogeni.

Un dettaglio del quale gli investigatori non potranno non tenere conto e potrebbe indurre i carabinieri a segnalare alla prefettura i due amici di Marco e far scattare ulteriori accertamenti sulla provenienza dell'allucinogeno e su eventuali altre responsabilità.

I due amici di Marco non sono ancora stati sentiti, dopo le prime deoposizioni seguite alla scomparsa, ma potrebbero essere convocati in caserma nelle prossime ore.

Ora si tratta di capire se anche il 21enne, che si era addormentato con i due compagni sulla riva del fiume con addosso solo una canotta da basket, abbia assunto la sostanza.

La risposta potrà venire sono dagli esami che la procura della Repubblica disporrà probabilmente nelle prossime ore e dai quali gli inquirenti sperano di comprendere se Marco sia caduto in acqua e sia annegato perché non è più riuscito a raggiungere la riva o se sia stato colto da un malore e quindi sia scivolato nel Sile.

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