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Cronaca Paese

Marianna, i genitori tornano in tv: "Si faccia l'impossibile per trovarla"

La famiglia ospite di "Storie Vere": "Le ricerche partite tardi". Il fratello: "Si era distaccata nell'ultimo periodo, mi manca"

PAESE — Un biglietti con scritto “A domani”, poi è scomparsa. I genitori di Marianna Cendron, la 19enne di Paese sparita da casa il 27 febbraio 2013, non si arrendono e tornano in tv. Giovedì mattina sono stati ospiti della trasmissione “Storie vere”, in onda su Rau Uno e condotta da Eleonora Daniele. Insieme agli ospiti, mamma e papà di Marianna, Emilia e Pierfrancesco, hanno ripercorso la storia di loro figlia e gli ultimi momenti prima della scomparsa.

“Era una ragazza dolce, gentile, altruista. Per lei avremmo voluto fare di più”. Queste le prime parole di mamma Emilia nel raccontare l’esperienza di vita di Mary, l’adozione insieme al fratello Giorgio quando aveva sei anni, i problemi con l'alimentazione e l’improvvisa scomparsa. “Quella sera, quando Marianna ha lasciato il ristorante dopo il lavoro, le telecamere non funzionavano – ricorda papà Pierfrancesco -. Sono molte le segnalazioni arrivate, ma ancora non sappiamo niente”. L’ultima di queste proveniva da Ferrara, da una farmacista convinta che di aver visto Mary all’interno del suo negozio. Ma non è più tornata. “Avevamo diramato la sua foto in tutte le farmacie a livella nazionale – ha ricordato la mamma -. Ora chiediamo solo che si faccia l’impossibile per cercarla. È necessario partire subito e formare delle unità di ricerca specializzate”.

Nel corso della trasmissione è intervenuto in un servizio anche il fratello Giorgio: “Eravamo molto uniti – ha spiegato -, ma nell’ultimo periodo c’era stato un distacco. Marianna voleva stare sola e ora mi manca”. Dalla sera del 27 febbraio i genitori hanno saputo solo il mattino seguente che Mary era sparita. Si sarebbe dovuta incontrare con il fidanzato intorno alle 20.30, ma non l’ha fatto. “Nell’ultimo periodo mi aveva nascosto alcune cose – ha raccontato un’amica -. Ad esempio che cercava casa a Castelfranco, ma invece stava da Renzo (l’uomo che l’aveva ospitata nell’ultimo periodo, ndr)”. La famiglia e gli amici, però, non si arrendono. “Le ricerche sono partite troppo tardi – ha detto amareggiata la mamma -. Ora si deve fare di tutto e subito”. Solo nelle ultime settimane si era tenuto un vertice al comando provinciale dei vigili del fuoco al quale sarebbe dovuta seguire un’operazione di ricerca di indizi nelle cave del territorio, che poi di fatto non è stata più portata a termine.

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