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Da Treviso all'Islanda per compiere un trekking di 800 chilometri

Il sogno del trevigiano Mattia Vettorello sta per diventare realtà. A pochi mesi dalla sua partenza, abbiamo deciso di intervistarlo in anteprima

TREVISO- Viaggiare è per molti una passione, per alcuni un hobby, per altri una necessità. Per Mattia Vettorello, giovane ragazzo trevigiano con la passione per l'avventura, viaggiare è invece un'esperienza strettamente connessa al bisogno di conoscenza e di libertà. Ed è proprio da questi due sentimenti che nasce l'idea di "Frostscape", un progetto che mira a trattare di popoli, cultura e natura in maniera del tutto innovativa. Sostenendo l'idea di un viaggiare "a passo lento" rifuggendo la frenesia della vita odierna, Vettorello ha deciso di intraprendere un viaggio in solitaria della lunghezza di ben 800 chilometri, da percorrere tutti a piedi attraverso la terra del ghiaccio e del fuoco: l'Islanda.

"Iceland15" è il nome di questo progetto che più che un viaggio, assomiglia molto alle imprese degli esploratori di altri tempi. A pochi mesi dalla partenza, fissata per il 30 Luglio 2015, (la fine del viaggio è invece prevista per il 1 Settembre) abbiamo avuto il piacere di conoscere Mattia e di porgli alcune domande per spiegare a più gente possibile in cosa consista la sua impresa:

-Ciao Mattia, potresti raccontarci quando e come è nata la tua passione per i viaggi?
Il viaggio inteso come spostamento ha sempre fatto parte della mia vita. Sin da quando ero bambino amavo camminare in montagna e dormire in tenda dentro il sacco a pelo, stando in mezzo alla natura. All’epoca in famiglia avevamo un furgone in stile WV. Ricordo che il sabato sera si partiva per le belle Dolomiti e il giorno dopo ci si alzava presto, pronti per affrontare un’intera giornata di camminate e di sci. Mi è sempre piaciuto aprire gli impianti e sciare sulle piste dove potevi ancora leggere le righe nella neve fatte la notte prima dal gatto delle nevi. 

-Qual è stato finora l'aneddoto più interessante che ti è capitato mentre eri in viaggio?
Bella domanda, non saprei quale raccontarvi. Quando viaggio capitano tante cose, sia belle che brutte, ma tutte singolari. Però c’è un minimo comune denominatore che le lega insieme, ovvero le persone con cui condividi quei secondi, minuti, ore, giorni, istanti di vita. L’aneddoto più interessante penso sia proprio questo: i momenti trascorsi con questi “sconosciuti” che alla fine si trasformano in persone che ti sembra di conoscere da una vita.

-Hai già dei luoghi in particolare che desideri visitare più di altri nel tuo prossimo viaggio in Islanda?
Durante il Trekking mi imbatterò nella diversità geologica dell’isola potendo vedere deserti, vulcani, ghiacciai, paesaggi lunari, cascate. Ci sono dei luoghi come Landmannalaugar o Joekulsarlon o Skaftafell o Maelifell o Laugavegur Trekking che desidero vedere assolutamente. A Joekulsarlon, il ghiacciaio incontra l'oceano formando gli iceberg. Nel Parco Nazionale di Skaftafell c'è la cascata Svartifoss, caratteristiche le colonne di basalto dalla forma esagonale di provenienza vulcanica. Il tragitto tocca zone spettacolari dell'Islanda. Quelle che vi ho nominato qui sono tra le più famose. Essendo il tragitto unico e non completamente battuto, vorrei riuscire a trovare dei luoghi nascosti, non già conosciuti turisticamente parlando per rendere Iceland15 unico nel suo genere.

-Quali sono le tue aspettative sul viaggio?
Vorrei che fosse un viaggio dal quale posso imparare molto. Da ogni viaggio ho portato a casa diverse esperienze le quali mi hanno fatto crescere e conoscere meglio me stesso e gli altri.

-Che messaggio vorresti lasciare a dei possibili sponsor o a chiunque stia leggendo di questa tua esperienza?
Oggi è sempre più facile viaggiare, ma questo non significa che venga fatto nel modo corretto. Io definisco i miei viaggi a passo lento. Quando viaggio cerco di entrare a far parte della cultura che sto visitando e di conoscere le storie delle persone che incontro durante il tragitto. Nel mondo in cui viviamo i rapporti umani si stanno convertendo in rapporti virtuali, nel viaggiare sono riuscito a (ri)trovare questa sincerità di rapporto. Con questo progetto cerco di portare queste storie a tutte quelle persone che vogliono ascoltarle. Il mondo è pieno di storie da raccontare, vorrei riuscire a conoscerle il più possibile.

 "Iceland15" ha già raccolto diversi sostenitori e può vantare il patrocinio del comune di Conegliano. Ma Mattia per realizzare del tutto il suo sogno ha bisogno del contributo di nuovi sponsor che lo aiutino ad organizzare gli ultimi dettagli del suo viaggio. Se vi siete appassionati alla sua storia potete contattarlo attraverso il sito frostscape.com oppure sulla pagina Facebook sostenendo così il sogno di un giovane trevigiano alla scoperta del Mondo.

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