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Cronaca Mogliano Veneto

Via al nuovo Pat, svolta epocale per il territorio moglianese

Tutela del paesaggio, valorizzazione ambientale e contenimento del consumo di suolo, i cardini del nuovo Piano di Assetto del Territorio

MOGLIANO VENETO Il PAT adottato nel 2014 è stato rivisto complessivamente dalla amministrazione Arena assumendo come principi ed obiettivi fondativi i temi della tutela del paesaggio, della valorizzazione ambientale e del contenimento del consumo di suolo ed affiancando a strumenti ormai consolidati alcune metodologie e principi innovativi, introdotti di recente o in via sperimentale nella pratica urbanistica. Il Consiglio Comunale sarà chiamato ad adottare il Piano lunedì prossimo 26 febbraio dopo il passaggio in Commissione consiliare di giovedì 22 febbraio.

UN PAT CHE PARTE DAL BASSO Ambiente, Paesaggio e Contenimento del consumo di suolo sono altresì i temi principali emersi dall'esame puntuale delle 164 osservazioni presentate da cittadini, enti ed associazioni nella fase di pubblicazione del precedente PAT e dai pareri espressi dagli enti competenti. Su tali basi e in coerenza al Piano di mandato, l'amministrazione Arena ha ritenuto di procedere ad una profonda revisione dei contenuti progettuali del Piano al fine di recepire e conferire sostanza disciplinare alle sensibilità e consapevolezze espresse dalla comunità locale, cogliendo inoltre l'occasione per allineare il PAT alle politiche regionali ed europee in tema di ambiente, valorizzazione del paesaggio, sostenibilità delle trasformazioni, rigenerazione urbana ed alle innovazioni normative introdotte dalla recente L.R. 14/2017 sul contenimento del consumo di suolo.

LA TUTELA DEL PAESAGGIO Il nuovo PAT promuove la tutela del paesaggio non per frammenti isolati ma come progetto di rete, all'interno della quale le componenti lineari, puntuali, areali rappresentano la struttura portante, ovvero: Componenti scenico/percettive lineari (itinerari, viali alberati e filari), Componenti scenico/percettive puntuali ed areali (coni visivi, contesti figurativi), Componenti fisiche del paesaggio di natura storico monumentali areali (centri storici), Componenti fisiche del paesaggio di natura storico monumentali puntuali (edifici e complessi di valore storico testimoniale e monumentale, luoghi identitari).

L'approccio al paesaggio in termini progettuali compie un salto di scala creando un passaggio intermedio tra PAT e PI nell'individuazione di 5 ambiti territoriali ritenuti strategici non solo per la dimensione locale ma anche per quella metropolitana. Cinque “Masterplan”, schemi progettuali di indirizzo per il Piano degli Interventi e che sono raccolti in un repertorio allegato alle Norme del Piano: Corridoio del Fiume Zero, Corridoio del Fiume Dese, Parco di Mogliano, Terraglio slow, Ambito del centro urbano. Per ognuno è sviluppato un approfondimento progettuale di dettaglio che precisa il ruolo che le diverse componenti territoriali devono conservare o assumere in funzione degli obiettivi di carattere ambientale, paesaggistico ed ecosistemico: ricomposizione ambientale, rinforzo degli aspetti scenico percettivi e fruitivi del paesaggio, riqualificazione e rigenerazione della scena urbana e valorizzazione ecosistemica.

LA VALORIZZAZIONE AMBIENTALE Il PAT integra ed amplia il concetto di rete ecologica, individuata e disciplinata a scala provinciale, utilizzando i principi e le metodologie, ormai consolidati a livello europeo, dei Servizi Ecosistemici e dell'Infrastruttura verde. Un corridoio eco-territoriale continuo e polivalente che non si limita a garantire la connettività faunistica e il rinforzo della biodiversità e che pone al centro delle azioni di Piano il tema della sostenibilità come politica che garantisce le necessità dell'uomo e la vita di tutte le specie aumentando la resilienza del territorio attraverso la promozione dei servizi ecosistemici, ovvero la capacità dei suoli di fornire: beni, supporto alla biodiversità, regolazione delle acque e delle ondate di calore, supporto alla fruizione del territorio per scopi ricreativi, culturali e salvaguardia del paesaggio. Infrastruttura verde che integra il “consolidato” allo “spazio aperto” attraverso la definizione di un apparato normativo di buone pratiche che garantiscano la continuità della rete ecosistemica ed il controllo sui processi di impermeabilizzazione del suolo. Grazie alla mappatura dei servizi ecosistemici è possibile riconoscere le specificità e potenzialità dei suoli in termini produttivi, ambientali, culturali, paesaggistici, di sicurezza idrogelogica e confort climatico, facilitando una corretta territorializzazione delle risorse ed una programmazione mirata delle politiche di sviluppo ed inoltre predisporre un indicatore unico, che esprime sinteticamente le caratteristiche ambientali, paesaggistiche e socioeconomiche, da utilizzare per il monitoraggio del piano e la verifica di sostenibilità.

IL CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO Tutela del paesaggio e valorizzazione ambientale rappresentano l'impalcatura del nuovo PAT, le linee guida su cui misurare il tema del contenimento del consumo di suolo. Il suolo è concepito quale “Suolo-bene comune” da cui conseguono le azioni di piano di rinaturalizzazione, riqualificazione, rigenerazione di ambiti e territori urbanizzati e la individuazione e disciplina delle “non compatibilità” ovvero di quelle aree le cui previsioni del PRG sono considerate incompatibili con le scelte strategiche del PAT e pertanto vanno oggi “congelate” e ridefinite in sede di PI.

Il contenimento del consumo di suolo si esplica nelle seguenti principali scelte:

– non compatibilità di 3 nuclei rurali inseriti in contesti di valore ambientale;

– non compatibilità degli indici di edificabilità delle zone B di PRG;

– non compatibilità dei parametri edilizi delle zone C2 (zone di completamento). Tali parametri vanno ridefiniti in sede di PI con la previsione di una riduzione delle volumetrie previste da PRG fino al 70 %. Tra l'adozione e l'approvazione del PAT è possibile edificare solo il 30% delle volumetrie previste oggi dal PRG;

–Area ex Veneland: con l'adozione del PAT si dà avvio alla richiesta di riconoscimento dell'area umida delle cave quale Sito di Interesse Comunitario (SIC), pertanto risulta non compatibile la volumetria prevista da PRG (di cui 20.000 mc è a destinazione residenziale);

–Area turistico-ricettiva a Bonisiolo: considerata non compatibile con le previsioni di PRG per la valenza ambientale e per le oggettive difficoltà di accesso;

–viene stralciata la previsione di Grande struttura di vendita nell'Area ex Nigi (presente nel  PAT della precedente amministrazione);

–vengono stralciate tutte le linee preferenziali di sviluppo insediativo previste nella versione del PAT della precedente amministrazione.

Il Dimensionamento residenziale previsto dal PAT Arena è di 287.000 mc (il PAT della precedente amministrazione prevedeva 520.000 mc residenziali). “Il nuovo PAT rappresenta una rivoluzionaria svolta epocale per il futuro del nostro territorio.  E' un PAT che parte dal basso, dalle 164 osservazioni di cittadini, associazioni ambientaliste e di quartiere presentate rispetto al PAT adottato dalla precedente amministrazione. Osservazioni che, assieme alle linee programmatiche della nostra amministrazione con le quali erano sostanzialmente in linea, hanno costituito l'ossatura della revisione che abbiamo definito. Il nostro obiettivo è stato dare al PAT una marcata caratterizzazione sulle tematiche della valorizzazione ambientale, della tutela del paesaggio e del contenimento del consumo di suolo. Questo Piano prevede una drastica diminuzione del consumo di suolo e l'eliminazione delle previsioni del PRG che non risultano compatibili con le linee guida del PAT, spostando verso la rigenerazione dell'esistente l'attività edilizia a Mogliano” ha sintetizzato il Sindaco e Assessore all'Urbanistica Carola Arena.

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