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Cronaca Montebelluna

Montebelluna e servizi sociali: una risorsa per i più deboli da 40mila ore di servizio nel 2016

Il sindaco Marzio Favero: “Se c’è un settore che abbiamo cercato di salvare dal crollo dei trasferimenti dallo Stato verso i Comuni è quello del sociale"

MONTEBELLUNA Oltre 40mila ore di servizio e quasi 2300 utenti seguiti. Sono questi alcuni dei numeri relativi all’attività svolta dai Servizi sociali del Comune di Montebelluna durante lo scorso anno. Un’attività intensa, svolta in gran parte da operatori interni con il supporto di una cooperativa esterna. All’interno dei Servizi sociali operano infatti 17 gli operatori (4 assistenti sociali, 7 operatori socio-sanitari, un’educatrice professionale, un’addetta alla cucina, 4 amministrativi) che lo scorso anno hanno garantito 24210 ore di servizio, e 11 incaricati della cooperativa che ha fornito 16147 ore di lavoro. Complessivamente, nel 2016, sono stati seguiti 2269 utenti ed istruite e trasmesse agli organi di competenza più di 1000 domande di agevolazione o contributi regionali e statali.

Commenta il sindaco, Marzio Favero: “Se c’è un settore che abbiamo cercato di salvare dal crollo dei trasferimenti dallo Stato verso i Comuni è quello del sociale ed è interessante ed utile far conoscere ai cittadini quanti e quali servizi vengono garantiti da questo settore nell’arco dell’anno. Un dato da solo può colpire: le oltre 40mila ore di servizio garantite. Ma non è solo la quantità, che comunque è importante perché dimostra che si è tenuta la guardia alta negli anni segnati dalla crisi economica, ma anche la qualità professionale ed umana dimostrata dal personale in servizio e dalla cooperativa che collabora perché quella del sociale è una dimensione ove il servizio è rivolto a chi è in condizioni di disagio ma anche di sofferenza, talvolta profonda. E’ bene dirlo e sottolinearlo: c’è anche un pubblico che funziona e che, assieme ai volontari, garantisce la solidarietà all’interno della nostra comunità, non con la retorica, ma con impegno quotidiano”.

Sempre nell’ambito dell’attività vanno ricordati anche i 198 gli utenti seguiti gratuitamente dal Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) ed il servizio pasti che ha erogato 14.111 pasti per un totale di 82 utenti nell’anno (57 a domicilio e 25 presso il centro diurno Casa Roncato) con una spesa lorda circa 57mila euro. Oltre 90mila, precisamente 92638 - per una media annua, per veicolo, di circa 11000 Km –, sono i km percorsi dai 9 automezzi (7 veicoli normali utilizzati prevalentemente per il servizio domiciliare e la consegna pasti e 2 pulmini attrezzati per il trasporto disabili; questi ultimi sono utilizzati prevalentemente per il trasporto degli utenti del centro diurno e del centro Sollievo Alzheimer).

Spiega l’assessore ai servizi sociali, Dino Bottin: “Questa intensa attività dà la misura dell’enorme servizio svolto dai nostri operatori cui va il ringraziamento da parte dell’amministrazione e della comunità. Un servizio fatto di umanità e professionalità e che può contare sul prezioso contributo di molte associazioni di volontariato, in primis Gli Amici di casa Roncato che da venticinque anni supportano le attività dei servizi sociali. D’altro canto l’attenzione del Comune alle fasce più bisognose è testimoniata, oltre che dal servizio in sé, anche dall’erogazione dei contributi economici che per l’anno 2016 sono stati 193 per 72 mila euro, mentre le integrazioni alle rette di ricovero per adulti sono state 22 per complessivi circa 197mila euro”.

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