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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La malattia se lo porta via a soli 25 anni: Treviso piange la scomparsa di "Toto"

Antonio Comodo da un anno combatteva contro una grave forma di leucemia. Ragazzo riservato ma sempre sorridente, lascia i genitori, l'amato fratello Giuseppe e la fidanzata Eva, oltre alla compagnia di amici "Riders"

TREVISO Quando si muore a soli 25 anni ci sono poche parole da pronunciare e tanti pensieri che s'affastellano nella mente, per cercare di dare una spiegazione a un fatto, a un qualcosa che un senso probabilmente non ce l'ha. E' il destino che fa il suo corso e a pagare dazio questa volta è stato Antonio Comodo, da tutti conosciuto con il suo soprannome di "Toto".

Antonio si è spento infatti a causa di un arresto cardiaco nella notte tra sabato e domenica all'ospedale Udine, dove da qualche tempo si trovava ricoverato, a causa di una forma grave di leucemia scoperta poco più di un anno fa, in attesa di un intervento risolutore. Da ragazzo riservato qual era, non aveva però voluto far preoccupare i suoi tanti amici, così che la malattia è rimasta una brutta "bestia" da affrontare solo tra pochi intimi, tanto che la notizia della sua morte è arrivata come un fulmine a ciel sereno. Un dolore forte, per una dipartita inaspettata e quanto mai "ingiusta". Toto ha comunque cercato di lottare contro il male fino all'ultimo momento, sopratutto dopo il trapianto di midollo osseo avvenuto lo scorso marzo, ma purtroppo nell'ultimo periodo le sue condizioni erano peggiorate e la leucemia alla fine se lo è portato via.

Il 25enne lascia così la mamma Rosa, papà Michele, gli amati Anna e Giuseppe ("Beppe"), rispettivamente sorella e fratello, oltre alla fidanzata Eva e la compagnia di amici (i "Riders") a cui era legatissimo e con cui frequentava assiduamente la nota Osteria Canova, tipico ritrovo dei giovani trevigiani. Ma è tutta la città a piangere la sua scomparsa, quella di un ragazzo sempre sorridente e disponibile con tutti. Antonio infatti aveva frequentato con successo il Liceo Classico Canova e poi si era iscritto a Giurisprudenza all'Università degli Studi di Padova frequentando i corsi nella sua Treviso, prima di spostarsi tre anni fa presso l'Università di Bologna. Toto, inoltre, era anche un grandissimo appassionato di musica, tanto da suonare nel tempo la chitarra per diversi gruppi locali, tra cui gli Shamrock dove gli faceva compagnia anche il fratello Beppe.

Tanti, infine, i messaggi di cordoglio che la famiglia e gli amici stanno ricevendo nelle ultime ore dopo che la notizia della sua morte è rimbalzata sui social network. Tra i ricordi più toccanti è presente quello di Marika, cara amica di vecchia data: "Parlare di te al passato mi fa strano, non ne sono abituata e non mi ci voglio neanche abituare... e, soprattutto, credo che non avrebbe senso perché io ti sento ancora qui, ti voglio ancora un bene dell'anima e ti reputo ancora una delle persone migliori che io abbia mai conosciuto. Sì, penso di essere stata assolutamente fortunata ad averti incontrato nel mio cammino e ad avere condiviso con te momenti indimenticabili nella loro semplicità e spensieratezza. Hai lasciato un segno dentro di me che custodirò con cura per sempre, te lo dico con la certezza assoluta...E lo farò soprattutto per me stessa. Ti prometto che parlerò sempre di te con il sorriso, con lo stesso sorriso che avevo ogni volta che stavo con te...perché tu hai sempre avuto il dono di fare stare bene chi ti è stato vicino". Luciana invece scrive "E forse...al cielo serviva il tuo sorriso, per essere più bello, per splendere di più...", mentre Luca lo ricorda così "Ancora riecheggiano i tuoi, i nostri sogni nell'aria. Vecchia volpe". I funerali si terranno nella giornata di martedì alle 15 presso la chiesa di Lancenigo.

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