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Cronaca Preganziol

Un terribile ed incurabile cancro al sangue porta via alla vita un 47enne di Preganziol

La vittima è Massimo Licci, ausiliario del traffico a Treviso. Solo nel 2010 era scampato alla morte quasi per un miracolo dopo essere stato avvolto dalle fiamme in un rogo

PREGANZIOL Tre settimane. Solo ventuno giorni a separare un uomo alla propria vita, in questo caso per un male terribile ed incurabile, ossia un cancro al sangue. La vittima è Massimo Licci, 47enne di Sambughè (Preganziol), ausiliario del traffico a Treviso per l'azienda Apcoa. Una scomparsa quasi improvvisa la sua se si tiene in considerazione il fatto che fino a qualche settimana fa il 47enne non presentava alcun sintomo e si presentava regolarmente a lavoro.

Come però riporta "la Tribuna", l'uomo nei giorni scorsi si è improvvisamente sentito poco bene sul posto di lavoro e, scambiando il malessere per un poco di influenza con qualche linea di febbre, era tornato a casa a riposare. Da quel momento però Massimo Licci non si è più ripreso e lunedì mattina è purtroppo spirato a causa di quelle cellule tumorali trovate nel suo sangue che non gli hanno lasciato scampo. 

Un destino beffardo visto che nel 2010 Licci era scampato alla morte quasi per miracolo dopo che era stato avvolto dalle fiamme in un rogo causato dallo scoppio di una valvola di gas mentre sostituiva alcuni maniglioni di una utenza domestica. In quel caso, dopo diverso tempo passato in cura presso il reparto Grandi Ustionati dell'ospedale di Padova, Licci era tornato a casa con i segni di ustioni sul 30% del corpo, principalmente a torace e viso. Purtroppo per lui però il destino ha voluto tornare a bussare alla sua porta per portarlo via all'amore delle quattro sorelle e del papà Andrea. I funerali si terranno alla chiesa di San Martino a Sambughè giovedì alle 15.

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