Il curriculum esplosivo di Sabrina Ferrari è ricco. Si contano prestigiose esposizioni in Italia, altrettante, se non più all'estero. Nessuno è profeta in patria, si direbbe. In realtà la Ferrari in Italia ha raccolto già importanti consensi e, oltreoceano è acclamata e ricercata da galleristi, collezionisti e curatori di eventi di livello. A Cà dei Carraresi espone le sue opere fino all'11 giugno in un'esposizione a ingresso gratuito (aperta tutti i giorni dalle 11:00 alle 20:00). L'inaugurazione di sabato 20 maggio è stata salutata da circa cinquecento persone a testimonianza dell'interesse che un luogo come Cà dei Carraresi sa esercitare sul pubblico (presenti non solo trevigiani e veronesi ma anche padovani, veneziani, vicentini). In mostra una quarantina di pezzi di piccole, medie e grandi dimensioni raccontano il mondo della Ferrari. Un connubio, come fa notare il curatore Federico Martinelli, di delicatezza (nella rappresentazioni di creature alate, di danzatrici e circensi) ed energia (nel racconto aggressivo di ruggenti tigri e ippopotami). Un fascino che lega la modernità delle opere dell'artista, con chiari scuri, lucido/opaco, effetti cromati e graffiati, alla poesia delle sale affrescate, con raffigurazioni che risalgono al '200 - '300.