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Cronaca

"Muson in cammino": Domenica l'arrivo nella Marca alla scoperta delle sorgenti

90 chilometri a piedi seguendo il corso del fiume Muson attraverso tre province venete da Mirano, passando per Camposampiero e Castelfranco Veneto, fino alle sorgenti tra Castelcucco e Monfumo

TREVISO E’ un cammino di scoperta quello che da venerdì 5 maggio coinvolge una comunità di cittadini, operatori culturali ed artisti, portandoli a riflettere sui luoghi di appartenenza per ampliare lo sguardo e cogliere il ruolo del fiume custode di valenze storiche, naturali, ambientali ed architettoniche, tracciando un nuovo percorso rurale e urbano veneto: ne scaturirà una proposta nuova, replicabile, per attraversare la pianura in modo inedito. Non solo, è anche un cammino di incontro, che sancisce la convergenza tra due reti e due progetti culturali regionali: Centorizzonti Paesi&Paesaggi, che coinvolge 17 Comuni trevigiani e bellunesi, e A>Utopie, di cui fanno parte 14 soggetti tra Riviera del Brenta e il Miranese.

In cammino lungo il fiume, in cammino con il fiume: venerdì 5, sabato 6 e domenica 7 maggio, 30persone partecipano alla passeggiata “Muson InCammino”, 90 chilometri a piedi seguendo il corso del fiume Muson attraverso tre province venete da Mirano, passando per Camposampiero e Castelfranco Veneto, fino alle sorgenti tra Castelcucco e Monfumo, per tracciare un percorso nuovo e guardare paesaggi “familiari” da una prospettiva diversa, inedita. Il gruppo domani domenica 5 maggio giungerà nella Marca, seguendo il Sentiero degli Ezzelini da Castelfranco Veneto a Monfumo, concludendo l’”apertura” di un nuovo cammino di pianura, rurale e urbano, replicabile, che è iniziato da Mirano.

Una piccola comunità di cittadini, operatori culturali ed artisti a partire dallo scorso marzo ha compiuto un precorso di preparazione e consapevolezza attraverso laboratori, incontri e confronti, e ora sta camminando insieme. Ha già percorso gli argini erbosi del fiume Muson Vecchio, dal Bacino delle barche a Mirano, e poi lungo il “Sentiero dei sette Mulini”, fino a Villa Baglioni a Massanzago e attraverso il centro di Camposampiero, città d’acqua con le sue Pievi, e quindi fino alle polle risorgive in località Carpanè di Loreggiola. Da Loreggia, con la splendida Villa Wollemborg e il suo parco, ha proseguito lungo il tracciato ciclopedonale sull’argine del Muson dei Sassi, il “Sentiero degli Ezzelini”, passando per il centro storico di Castelfranco Veneto, città murata che diede i natali al Giorgione. Domani domenica 6 maggio raggiungerà Pagnano d’Asolo, con l’escursione alla scoperta del corso del Muson Torrente, partendo dal Maglio di Pagnano, attraverso i boschi e le dolci colline dell’asolano, per giungere alle risorgive situate ai piedi di Col Muson a Castelcucco. Di qui si raggiungeranno Bocca di Serra e Castelcies, con la chiesetta di San Martino del X secolo, per terminare in piazza a Monfumo, dove si potrà ammirare il dolce paesaggio delle colline di Asolo con la Rocca. 

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Lungo il percorso, rurale e urbano, sono previste soste per osservazioni naturalistiche sulla fauna e la flora caratteristiche della campagna attraversata dal Muson, così come l’illustrazione delle opere idrauliche e delle modifiche al corso del fiume apportate nei secoli e la visita di alcune antichissime pievi. Non mancheranno incontri casuali con residenti e cittadini del posto, brevi confronti con i rappresentanti delle istituzioni ed associazioni dei Comuni adiacenti al fiume, che operano per la tutela e valorizzazione del Muson, e ghiotte soste enogastronomiche in caratteristiche trattorie e momenti conviviali. “Attraversare paesaggi seguendo il corso del fiume, flusso perpetuo che scandisce vite e vicende, - spiega Renzo Niero, presidente di Echidna, associazione promotrice di Centorizzonti -  significa cambiare prospettiva rispetto al territorio che si conosce e attraversarlo con sguardo poetico e consapevole, con la volontà di prendersene cura e di coglierne anche le contraddizioni”. 

Dalla ruralità “resistente” ai luoghi abbandonati o spazi residuali, dai manufatti della proto - industria agli insediamenti industriali fino ai centri urbani illeggibili: in poco tempo una stratificazione di elementi ha modificato i connotati delle comunità locali, ma il fiume è ancora lì, conserva e custodisce valenze storiche, naturali, ambientali ed architettoniche, è un nodo della memoria di un luogo e della sua comunità di riferimento e offre la possibilità di incontrare animali, vegetali e persone che lo vivono e lo amano. “Muson InCammino” si traduce in un’esperienza tra il reale e l’immaginifico, che ci può aiutare ad una elaborazione con parole, gesti, immagini e pensieri di educazione al paesaggio ed alla sua valorizzazione, ma anche in un messaggio concreto: suggerire l’importanza del CONTRATTO DI FIUME per tutelare e valorizzare il Muson da un lato ed “aprire” un percorso che possa essere poi replicato dall’altro.

Le tre giornate rientrano appieno nella filosofia di Centorizzonti Paesi&Paesaggi , che traccia una particolare geografia culturale tra la pedemontana  trevigiana, le terre del Basso Feltrino e la pianura Castellana, tessendo la valorizzazione culturale dei territori in relazione alle arti dello spettacolo, con modalità di rete sperimentali e innovative, buone pratiche di condivisione, co-progettazione e  partecipazione tra soggetti pubblici e privati, e di A>Utopie, progetto  che vede insieme la Regione Veneto e 14 comuni tra Riviera del Brenta e Miranese e si pone l’obiettivo della riscoperta identitaria ed antropologica , attraverso l’arte dal vivo, del territorio e della comunità che lo popola, con una particolare attenzione ai luoghi di lavoro, siti industriali o artigianali.  “Muson InCammino”, infatti, non sancirà solo l’incontro tra persone e tra persone e luoghi, ma anche quella ideale tra due progetti culturali in rete della regione. L’evento ha ricevuto il patrocinio dell’Università di Padova, Università Cà Foscari di Venezia, Progetto Euwater, Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua, Consorzio Acque Risorgive, Comuni di Mirano, Salzano, Santa Maria di Sala, Noale, Rete dei Comuni “I sentieri degli Ezzelini”, Federazione dei Comuni del Camposampierese.

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