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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Gorgo al Monticano

Omicidio di Gorgo al Monticano: Stafa condannato all'ergastolo

Mercoledì 9 ottobre l'udienza in primo grado: il giudice ha confermato la pena al 38enne considerato il basista dell'omicidio dei coniugi Pellicciardi

Confermata la pena di primo grado dalla Corte d'Assise d'appello di Venezia per Naim Stafa, considerato il basista dell'omicidio dei coniugi Pellicciardi a Gorgo al Monticano. Era il 21 agosto 2007 quando Guido e Lucia sono stati massacrati all'interno della villa, ora Stafa è stato condannato. 

Nei mesi scorsi la Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso presentato dal legale del basista, già condannato in primo e secondo grado all'ergastolo, stabilendo in questo modo un ritorno davanti al giudice. La tensione si era accesa perchè c'era il rischio che Stafa, con lo scadere dei tempi burocratici, potesse tornare libero. Ma così non è stato. Il 38enne è rimasto dietro le sbarre. Mercoledì è stato quindi nuovamente  condannato in primo grado all'ergastolo.  Nella prima sentenza era anche stato confermato il verdetto di colpevolezza in primo grado pronunciato dalla magistratura di Treviso per Alin Bogdaneanu, 26enne romeno ritenuto responsabile di aver affiancato Stafa e Artur Lleshi (quest'ultimo suicidatosi nel carcere di Padova il 20 dicembre 2007) nella progettazione della rapina della villa di cui i due anziani erano i custodi, degenerata poi nel duplice omicidio. Per Bogdaneanu la pena era stata tuttavia ridotta da 20 anni a 18 anni di carcere.

"Una sentenza che dà fiducia al cittadino e fa vera giustizia". Con queste parole il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la conferma dell'ergastolo nei confronti di Naim Stafa. "Era letteralmente impensabile che questo figuro potesse farla franca per un banale vizio di legittimità. Sarebbe stato contrario alla vera giustizia e in fortissimo contrasto con il sentimento popolare e con il dolore insopprimibile della famiglia delle due vittime. Come si usa dire, questo è il classico caso in cui l'unica cosa da fare è buttare via le chiavi".

"La magistratura si è prontamente attivata come aveva peraltro assicurato anche il Ministero della giustizia rispondendo alla mia interrogazione. Mi risulta che sia stata un'udienza alquanto articolata, in quanto i difensori di Stafa hanno tentato in più modi di ottenere un rinvio dell'udienza, arrivando fino alla rinuncia del mandato''. Con queste parole Simonetta Rubinato, parlamentare trevigiana del Pd, commenta la conferma dell'ergastolo. ''I giudici hanno invece deciso di proseguire confermando la sentenza di primo grado - sottolinea Rubinato -. Bene, ma la tattica dilatoria degli avvocati di Naim Stafa fa purtroppo presumere che abbiano l'intenzione di impugnare anche questa sentenza. Temo che la storia non sia ancora finita. Sarà determinante la motivazione della sentenza che i giudici depositeranno nei prossimi giorni per assicurare che sia fatta giustizia''.

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