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Cronaca Gorgo al Monticano

Coniugi uccisi: confermato ergastolo per belva di Gorgo

La Corte d'Assise d'appello di Venezia ha confermato la condanna all'ergastolo per Naim Stafa, tra gli autori del massacro di Guido Pellicciardi e Lucia Comin, a Gorgo al Monticano

La belva di Gorgo resta in carcere. Oggi la Corte d'Assise d'appello di Venezia ha confermato la condanna all'ergastolo per Naim Stafa, albanese di 38 anni tra gli autori del crudele massacro di Guido Pellicciardi e Lucia Comin, a Gorgo al Monticano.

Insieme ad altri due complici, Artur Lleshi e Alin Bogdaneanu (25 anni) Stafa è accusato di essersi introdotto, la notte del 21 agosto 2007, nella villa della quale i coniugi Pellicciardi erano custodi, per mettere a segno un colpo. La rapina però si trasformò in barbarie: Guido e Lucia furono brutalmente torturati e uccisi.

La sentenza di primo grado per Stafa fu emessa con rito abbreviato il 22 settembre 2009. E oggi è arrivata la conferma, insieme a quella del verdetto di colpevolezza per Bogdaneanu. La pena di quest'ultimo, tuttavia, è stata ridotta da 20 a 18 anni di carcere. Lleshi, invece, si tolse la vita nel carcere di Padova il 20 dicembre 2007.

"Leggeremo la motivazione - ha commentato delusa Sabrina Dei Rossi, difensore di Stafa - e quindi con tutta probabilità proporremo un ricorso per Cassazione. La sentenza è ingiusta, in quanto è stato accertato dalle indagini che Stafa in quella casa non è mai entrato e che l'esecuzione del crimine è attribuibile esclusivamente a Lleshi".

"Non è accettabile che chi materialmente non ha commesso il delitto - ha proseguito Dei Rossi - sia considerato alla stregua di chi ha operato direttamente, almeno uno sconto di un giorno deve essere riconosciuto. Sicuramente andrò avanti".

Diverso il punto di vista del senatore della Lega Nord, Gianpaolo Vallardi, sindaco di Chiarano e residente a Gorgo al Monticano: "Bene la Corte d'Assise d'appello di Venezia che ha confermato l'ergastolo alla belva Naim Stafa - Ma si poteva evitare lo sconto di pena a Bogdeanu, perché 20 anni erano pochi, figurarsi 18. Comunque, detto ciò, giustizia è stata fatta".

“Questa sentenza non basta certo a compensare il dolore di Daniele Pelliciardi e della sua famiglia per la scomparsa di Guido e Lucia e nemmeno lo sgomento provocato nella comunità veneta e trevigiana da un delitto tanto brutale - ha dichiarato il governatore del Veneto, Luca Zaia - È una vicenda che ha lasciato una ferita profonda nella Marca, ma la decisione dei giudici di oggi costituisce un segnale importante e contribuisce a ristabilire quella sintonia tra cittadini e giustizia che deve caratterizzare la vita e le relazioni sociali dei nostri territori.”

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