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Cronaca Godega di Sant'Urbano / Via Roma

Centro di ricovero per animali Godega: intervengono i Nas

I militari del Nas sono intervenuti al ristorante-zoo di Godega di Sant'Urbano e hanno disposto il sequestro degli animali rinchiusi

Dopo il servizio di Edoardo Stoppa, inviato di “Striscia la Notizia”, nel Centro di recupero animali di Godega di Sant’Urbano sono intervenuti i Carabinieri del Nas. E ora il proprietario rischia una multa fino a 90.000 euro.

Lo pseudo-zoo, come lo ha definito Stoppa, infatti non aveva alcuna autorizzazione. E secondo quanto riportato da Andrea Zanoni, europarlamentare IdV e vicepresidente dell'intergruppo per il Benessere degli Animali al Parlamento europeo, il gestore dello zoo e del ristorante “Primavera” era già stato condannato nel 1998 per maltrattamento degli animali e nel 2011 per detenzione di fauna protetta. A sporgere denuncia, nel 1998, era stato lo stesso Zanoni.

Dopo una lunga indagine e il servizio di “Striscia”, i Nas hanno ordinato il sequestro degli ottanta animali rinchiusi nel giardino del “Primavera”.

“Com'è possibile – si chiede Zanoni - che una persona condannata in via definitiva per maltrattamento sugli animali riceva il permesso di gestire un giardino zoologico? Mi auguro che le autorità competenti vadano a fondo di questa vicenda accertando anche le responsabilità di chi questa autorizzazione l'ha rilasciata e di chi fino adesso ha tenuto gli occhi chiusi di fronte ad una simile vergogna”.

Zanoni ricorda, inoltre, che la Confederazione Ornitologica Nazionale Fiere Uccelli, presieduta proprio dal gestore del “Primavera” ha ricevuto circa diecimila euro da parte della Provincia di Treviso in occasione della “XV Mostra dei Trofei ed evento Natura, Cultura e Tradizione” dello scorso maggio.

“Abbiamo già redatto un esposto da presentare alla Corte dei Conti – riferisce Zanoni – Oggi, alla luce dell'intervento dei Nas e di ‘Striscia’, il presidente della Provincia Muraro deve revocargli le autorizzazioni e sottrargli immediatamente  tutti gli animali selvatici protetti che la provincia in questi anni gli affidato in modo molto discutibile”.

Secondo Zanoni, il gestore dello zoo-giardino, “ noto cacciatore in tutto il trevigiano, deve essere messo nelle condizioni di non nuocere più agli animali che evidentemente non è in grado di gestire. Adesso, con il suo invito a regalare gli animali, vuole lavarsene le mani. Che si assuma le proprie responsabilità – conclude Zanoni - e risponda di fronte alla legge delle misere condizioni in cui ha tenuto questi poveri animali fino adesso”.

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