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Cronaca Codognè

Nasce "Piave Servizi": nuovo progetto con la firma di 39 comuni

Sile-Piave e Servizi Idrici Sinistra Piave hanno votato all'unanimità la fusione. Ecco il risultato dell'assemblea dei 39 sindaci trevigiani e veneziani

CODOGNE' I sindaci dei trentanove comuni che compongono l'Azienda di Servizi Pubblici Sile-Piave e i Servizi Idrici Sinistra Piave(S.I.S.P.) lunedì sera a Codognè hanno approvato all'unanimità il progetto di fusione per incorporazione in Piave Servizi. Un percorso iniziato due anni fa e che negli ultimi mesi ha visto un notevole impegno da parte delle due aziende e dei comuni soci, con l'approvazione del piano industriale e il passaggio positivo nei consigli comunali, che hanno tutti deliberato il consenso necessario al conseguimento dell'obiettivo. "Un percorso di aggregazione che, nonostante le difficoltà dettate dalla necessità di rispettare i limiti imposti dal legislatore, è stato reso possibile grazie alla lungimiranza e al coraggio manifestati dalle amministrazioni comunali nel cogliere la sfida di avviare e definire celermente il processo di fusione. Poiché - ha dichiarato il presidente di Piave Servizi Vittorio Andretta - essere amministratori pubblici significa non soltanto amministrare il presente, quanto programmare, promuovere e lavorare intensamente per ciò che si vuole realizzare nell'interesse degli amministrati".

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente di Sile-Piave Francesco Borga, che ha tenuto a ricordare come il processo di fusione permetterà di chiudere il suo mandato con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale. "Questa è una giornata importante per questo territorio e per la sua gente. E' stata costruita - ha detto Borga ai sindaci e al consiglio di amministrazione durante l'assemblea plenaria - una nuova realtà che si colloca al sesto posto del mercato delle realtà venete. C'è grande soddisfazione anche per essere riusciti ad ottenere questo risultato valorizzando al massimo le nostre risorse interne, senza dover ricorrere a società esterne, rispettando gli input stabiliti dalla spending review addirittura con sei mesi di anticipo". Il presidente di Sile-Piave ha poi voluto esprimere una considerazione di carattere politico sul processo di fusione in Piave Servizi: "Quando la politica si inserisce inopportunamente nella gestione di una società crea danni. In questi anni qualche amministratore ancorché giovane ma evidentemente legato a vetusti schemi politici si è ritenuto autorizzato a farmi notare l'inopportunità politica nell'utilizzo di alcuni tecnici, anteponendo l'appartenenza alla competenza. Ma solo se si lavora grazie alle competenze, come siamo riusciti a fare, si ottengono risultati come questi. Vi invito pertanto a scegliere anche per il futuro un consiglio di amministrazione autorevole e forte. Fatelo, scegliendo degli amministratori che abbiano la conoscenza di questo territorio e avremo la certezza che tutto quanto di buono è stato prodotto finora proseguirà anche nel futuro".

In rappresentanza dei primi cittadini trevigiani dell'azienda Sile-Piave, il sindaco di Roncade Pieranna Zottarelli ha voluto sottolineare come la fusione "ha rispettato in pieno la volontà popolare che, attraverso un referendum, ha chiesto il mantenimento del servizio pubblico dell'acqua. Questa azione - ha dichiarato Zottarelli - ha anticipato il piano di Cottarelli, mantenendo totalmente i servizi, realizzando economia reale e fondendo due aziende sane, solide, con i conti in ordine e pronti alla realizzazione di nuovi investimenti. In particolare, per quanto riguarda Sile-Piave, portiamo in dote a Piave Servizi un bilancio in utile". Il sindaco di Roncade, dove ha sede l'azienda Sile-Piave, ha voluto enfatizzare la grande attenzione al territorio che il percorso di fusione si è posta tra i principali obiettivi, grazie anche al mantenimento di Roncade come sede secondaria di Piave Servizi: "Una sede a tutti gli effetti operativa. Un autentico e costante presidio per i nostri comuni". Il sindaco di Marcon Andrea Follini, in rappresentanza dei comuni veneziani, ha definito storica la giornata. "Abbiamo dato compimento ad un lungo percorso nell'ottica della creazione di nuove opportunità di crescita e di sviluppo. Nonostante le tariffe dell'acqua siano stabilite dall'autorità competente - ha sottolineato Follini - il contenimento dei costi che deriverà dalla fusione renderà maggiormente possibile l'incremento degli investimenti e dei servizi a favore dei nostri cittadini".

I 30 comuni soci di S.I.S.P: Casale sul Sile, Casier, Monastier, Roncade, Silea, San Biagio di Callalta per la provincia di Treviso e Marcon, Meolo, Quarto d'Altino per la provincia di Venezia sono i 9 comuni soci di Sile-Piave. Cappella Maggiore, Chiarano, Cimadolmo, Codognè, Colle Umberto, Conegliano, Cordignano, Fregona, Fontanelle, Gaiarine, Godega di Sant'Urbano, Gorgo al Monticano, Mansuè, Mareno di Piave, Motta di Livenza, Oderzo, Ormelle, Orsago, Ponte di Piave, Portobuffolè, Salgareda, San Polo di Piave, San Fior, San Pietro di Feletto, Santa Lucia di Piave, San Vendemiano, Sarmede, Susegana, Vazzola e Vittorio Veneto .

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