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Cronaca Nervesa della Battaglia

Processo Ca' della Robinia, Sernagiotto testimonierà in aula

La vicenda vede coinvolto l'ex assessore regionale ed è relativa al finanziamento da 3 milioni e mezzo di euro di un progetto che doveva far sorgere una fattoria didattica per persone disabili nell'area dell'ex Disco Palace di Nervesa

Remo Sernagiotto ha deciso di essere ascoltato come teste nel processo che lo vede alla sbarra insieme all'ex dirigente dei servizi sociali della Regione Mario Modolo, all'ex proprietario del Disco Palace Giancarlo Baldassin e al consulente finanziario Egidio Costa per lo scandalo dei finanziamenti alla cooperativa sociale Ca' Della Robinia. Questa mattina, martedì 14 gennaio, in apertura di dibattimento, il legale dell'ex europarlamentare (l'avvocato Fabio Crea) ha infatti annunciato che Sernagiotto siederà sul banco dei testimoni. Una cinquantina i testi citati solo dalla Procura, che inizieranno a sfilare a partire dal 26 maggio, giorno in cui riprenderà il procedimento.

A sorpresa sul banco degli imputati c'è anche Pierino Rebellato, ex membro del consiglio di amministrazione della cooperativa sociale che, grazie a Sernagiotto, avrebbe ricevuto un finanziamento di oltre 3 milioni di euro per un progetto che in realtà non è mai stato realizzato. Rebellato aveva presentato istanza di patteggiamento, che poi ha ritirato preferendo il dibattimento. Sernagiotto e gli altri quattro imputati devono rispondere, a vario titolo, di truffa e corruzione. Per Rebellato l'imputazione riguarda anche la bancarotta di Ca' della Robinia, reato per cui già in fase di indagine avevano patteggiato Bruna Milanese, la presidente della coop Ca’ della Robinia, i figli Stefano e Selene Bailo che facevano parte del consiglio di amministrazione e l’ex consigliere Roberto Ferro.

La vicenda che vede coinvolto Sernagiotto è quella relativa al finanziamento da 3 milioni e mezzo di euro di un progetto che doveva far sorgere una fattoria didattica per persone disabili nell'area dell'ex Disco Palace di Nervesa. Ma invece quello che venne realizzato fu una birreria  Per l'accusa Sernagiotto (difeso dall'avvocato Fabio Crea) sarebbe sceso in campo personalmente per risolvere i problemi finanziari di Giancarlo Baldissin (assistito dall'avvocato Massimo Benozzati) ovvero il proprietario della discoteca e socio in affari dell’ex assessore regionale al sociale. Baldassin avrebbe quindi corrotto con 60 mila euro Sernagiotto e Modolo, una sorta di "percentuale" versata per aver fatto sì che che Ca' della Robinia, pur non essendo una vera cooperativa sociale, ottenesse un finanziamento da oltre tre milioni di euro reso possibile dalla legge regionale 8/2011 -di cui fu relatore Sernagiotto- per l’istituzione del fondo di rotazione dei finanziamenti per progetti sociali da estendere anche al sostegno per l’acquisto di immobili. Come appunto l'ex Disco Palace di Nervesa, comprato sostiene l'accusa,  per consentire a Baldassin di recuperare liquidità necessaria a coprire i debiti che aveva accumulato. Intanto sul processo pende il rischio prescrizione: il reato di truffa, risalente al 2012, potrebbe infatti finire prescritto già entro la ripresa delle udienze nel prossimo maggio.

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