Il tesoro di Compiano all'asta, come veniva svuotato il caveau

Sono circa 400 veicoli e una settantina di barche, e anche un centinaio di moto, ora potrebbero finire all’asta. Il grande patrimonio di Compiano, in parte custodito nei capannoni di Villorba, finirà all’asta. Gli inquirenti sospettano che il denaro sparito dai caveau di Silea possa essere stato speso tra le auto e le barche. Tra le macchine, ad esempio, ci sarebbe anche una Rolls Royce numerata. Il problema sarebbe che tutta quella “roba”, tutto quel tesoro potrebbe non arrivare a coprire i 40 milioni di euro di buco, come riportano i quotidiani locali.

Ma non ci sarebbero solamente barche e il parco macchine. La guardia di finanza sta indagando su possibili immobili, quattro dei quali già sottoposti a sequestro, che potrebbero essere all’estero. Oppure si cercano società che possono essere riconducibili allo stesso Compiano.

Le indagini proseguono anche per individuare le prove, giovedì Compiano dovrebbe essere sentito dal pm, ma è probabile che l’incontro slitterà. Agli inquirenti, ormai, una cosa è chiara: i soldi nei caveau ci entravano, ma qualcuno poi li portava fuori ricoprendoli poi con i successivi depositi. Una sorta di catena che, però, si è spezzata con la denuncia di Veneto Banca.

Secondo quanto appreso dall’interrogatorio di Schiavon, il responsabile sala conta, potrebbe essere stato lui stesso a portare via il denaro sotto ordine del capo Luigi Compiano. Lui quel denaro non l’avrebbe mai visto. Non solo, Compiano l’avrebbe rassicurato e gli avrebbe più volte garantito che si trattava di “normali” movimenti. Così è cresciuta la preoccupazione da parte di Schiavon quando alcuni clienti hanno abbandonato North East Services, non c’era più la liquidità. Per prendere tempo, Luigi Compiano si sarebbe più volte negato al telefono o avrebbe quindi riniato gli appuntamenti con i clienti. (VEDI)