rotate-mobile
Cronaca

Neuroblastoma, tecnologie e ricerca di eccellenza entrano in IRP con il progetto di Elisa Cimetta

La dottoressa trevigiana a settembre ha vinto il prestigioso starting grant dell’European Research Council per un progetto di ricerca basato su un tumore pediatrico

TREVISO A settembre si è aggiudicata il prestigioso starting grant dell’European Research Council per un progetto di ricerca che vuole contribuire alla comprensione del comportamento del Neuroblastoma, un tumore pediatrico molto aggressivo, attraverso lo sviluppo e l’uso di tecnologie innovative su microscala. Ora, per svilupparlo appieno, potrà contare sulla collaborazione dei professionisti dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza di Padova, in particolare dell’unità scientifica sul Neuroblastoma, diretta dal dott. Gian Paolo Tonini. A fare il suo ingresso nel più grande polo europeo dedicato allo studio delle malattie pediatriche è la dott.ssa Elisa Cimetta, brillante ricercatrice trevigiana del dipartimento di ingegneria industriale dell’Università di Padova.

“L’IRP è una realtà unica nel panorama della ricerca nazionale e internazionale. È un Istituto dotato di infrastrutture, spazi e apparecchiature di altissimo livello, ma ciò che davvero lo contraddistingue sono le persone che lo popolano: scienziati e ricercatori di altissimo valore – commenta la dott.ssa Cimetta – Il loro inestimabile know-how consentirà di potenziare fortemente la validità biologica e medica dei miei studi, per raggiungere lo scopo ultimo e condiviso del beneficio per il paziente”.

Il suo progetto di ricerca presenta infatti una forte interdisciplinarietà e rafforza la collaborazione tra l’ingegneria chimica e le scienze biomediche. “Gli orizzonti dell’ingegneria si stanno allargando e gli strumenti nelle mani degli ingegneri di oggi possono portare a scoperte fondamentali anche nel mondo della Biomedicina – aggiunge la ricercatrice – Ciò che mi propongo è di progettare e sviluppare delle tecnologie su microscala (microbioreattori) che siano in grado di controllare in maniera molto precisa l’ambiente di coltura cellulare, e di ricreare condizioni quanto più simili possibile a quelle che le cellule vivono all’interno del nostro corpo”.

Tali tecnologie saranno applicate – come si diceva – allo studio del Neuroblastoma, tumore pediatrico che ha origine dalle cellule del sistema nervoso autonomo, e permetteranno, conseguentemente, di comprenderne più a fondo il comportamento e di cercare nuove strade per combatterlo. “Ritengo il reclutamento di Elisa Cimetta un grandissimo successo di IRP – afferma il direttore scientifico Antonella Viola – Prima di tutto, per il valore della ricercatrice e delle sue ricerche, premiate con il finanziamento più competitivo e prestigioso esistente in Europa (solo 3 ricercatori a Padova nel 2017 e 19 in Italia), e poi perché questa collaborazione rafforza il ponte che si sta costruendo tra IRP e Università, che è rappresentata in Istituto nella molteplicità dei suoi saperi”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Neuroblastoma, tecnologie e ricerca di eccellenza entrano in IRP con il progetto di Elisa Cimetta

TrevisoToday è in caricamento