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Cronaca Cimadolmo

Truffa del postamat, intasca duemila euro: come difendersi

I carabinieri sono riusciti a denunciare uno dei numerosi truffatori che usano questa astuta tecnica. Cos'è la truffa del postamat e come funziona

I carabinieri di Noventa Vicentina nella giornata di oggi, giovedì, hanno denunciato per truffa, E.B., 43enne residente a Cimadolmo, in provincia di Treviso. Il trevigiano, nelle settimane precedenti, aveva contattato un 41enne residente a Noventa Vicentina il quale aveva pubblicato in un sito di compravendite tra privati l’annuncio di vendita di un attrezzo ginnico del valore di 250 euro. Il venditore, definita la trattativa, è stato invitato dall’indagato a recarsi presso lo sportello postamat dell’agenzia postale di Noventa Vicentina dove, convinto di vedersi accreditato l’importo stabilito, ha effettuato una ricarica di 2.102 a favore di una carta PostePay risultata intestata al 43enne che, nei giorni successivi, si è reso irreperibile a qualsiasi chiarimento.

Come funziona? Il finto acquirente, dopo aver trovato un accordo con il compratore propone, di effettuare il pagamento tramite postepay o vaglia postale. Se il venditore accetta queste condizioni, viene invitato a recarsi presso uno sportello bancomat delle poste (Postamat) dove il finto acquirente gli promette di accreditare i soldi del prodotto che vuole acquistare sul conto legato alla carta che il venditore inserirà nello sportello.

Mentre il venditore è allo sportello riceve una chiamata in cui gli vengono fornite le seguenti indicazioni:

- Inserire il bancomat
- Selezionare il circuito di pagamento
- Selezionare Ricarica Postepay

A questo punto, il finto acquirente comunica al venditore un numero di carta postepay da inserire, sostenendo essere il numero dell'ordine per il prodotto, e selezionare l'importo pattuito, o superiore, prima di confermare il "pagamento".

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