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Cronaca

Coronavirus, Conte annuncia la fase 2: cosa cambia dal 4 maggio

Il presidente del Consiglio ha illustrato la strategia del Governo per la fase 2. "Calmierato il prezzo delle mascherine". Dal 4 maggio aperti i parchi, dal 18 maggio il commercio a dettaglio, dal 1 giugno i servizi alla persona, scuole a settembre

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha illustrato la strategia del Governo per la fase 2 del Coronavirus nel corso di una conferenza stampa questa sera, domenica 26 aprile 2020, intorno alle 20.20. Il capo del Governo ha spiegato agli italiani come l'esecutivo intende conciliare la graduale ripartenza delle attività economiche con il contenimento dell'epidemia di Coronavirus. In serata è attesa la firma del nuovo Dpcm (decreto del presidente del Consiglio dei ministri) che conterrà le misure che daranno l'avvio alla ripartenza nel segno della cautela. La curva dei contagi e la capacità delle strutture sanitarie di accogliere nuovi pazienti saranno costantemente monitorate: se dovessero salire, governo e regioni prenderanno provvedimenti di contenimento. Non sarà, dunque, un "liberi tutti".

In altre parole, per tenere traccia del contagio e valutare se saranno necessarie nuove restrizioni nella fase 2, la bussola sanitaria dal 4 maggio in avanti sarà l'indice R0, ovvero il numero di persone contagiate in media da un singolo infetto. E il secondo criterio sarà la capacità del sistema sanitario di far fronte a eventuali aumenti nel numero di contagi, con terapie intensive e tutto quel che serve.

Fase 2 Coronavirus: il discorso di Conte in diretta

"Inizia la fase due". L'annuncio di Conte arriva alle 20:26 di oggi 26 aprile iniziando con un ringraziamento per il senso di responsabilità degli italiani. "Inizia la fase di convivenza con il virus. Mai avvicinarsi e mantenere almeno un metro, tenendo conto delle precauzioni anche in famiglia. Un contagio su quattro avviene tra le mura domestiche". 

"Se ami l'Italia mantieni le distanze"

"Nei prossimi mesi ci aspetta una fase complessa. Dobbiamo essere pronti ad intervenire in caso il contagio possa riprendere a correre in alcune aree del paese. Nei prossimi mesi dobbiamo gettare le basi per la ripartenza del Paese. Sarà l'occasione per cambiare tutte quelle cose che non vanno da tempo". 

Dal 4 maggio parte il piano per la ripartenza che si fonderà su alcune basi. Tra queste una ordinanza del commissario per l'emergenza con cui saranno calmierati i prezzi delle mascherine (intorno a 0,50 euro per mascherina chirurgica). Dai dispositivi di protezione sarà inoltre eliminata l'Iva.

Confermati i rinnovi dei bonus per autonomi e nuovi sostegni economici alle imprese, interventi che saranno contenuti nel prossimo decreto aprile, atteso entro il fine della prossima settimana.

Il nuovo dpcm entrerà in vigore dal 4 maggio:

  • fino al 18 maggio saranno confermate le misure di distanziamento, per questo saranno mantenute le "comprovate ragioni di spostamento" per muoversi all'interno della regione in cui ci si trova. Consentite le visite ai familiari. Resta il divieto di spostamento tra Regioni, "saranno garantite solo per motivi di salute, lavoro e urgenze";
  • obbligatorio l'isolamento domiciliare di chi manifesta febbre (37,5 gradi) e sintomi respiratori;
  • confermato il divieto di assembramento in luoghi pubblici e privati: non saranno consentiti party pubblici o privati;
  • riaperte ville e giardini pubblici, ma dovranno essere mantenute le distanze di sicurezza (i singoli comuni potranno eventualmente chiudere le zone in cui non sarà possibile mantenere la vigilanza per il mantenimento del distanziamento sociale);
  • Le aree attrezzate per il gioco dei bambini sono chiuse ove non sia possibile consentirne l'accesso contingentato;
  • attività sportive e motorie consentite a livello individuale anche lontano dalla propria abitazione, ma con l'obbligo di mantenere la distanza di due metri. Per gli allenamenti collettivi si dovrà attendere il 18 maggio (qui tutti i chiarimenti);
  • consentiti gli allenamenti di atleti professionisti e dilettantistici, ma a porte chiuse;
  • consentite le cerimonie funebri, ma con al massimo 15 congiunti;
  • consentite l'attività di ristorazione con asporto, ma dovranno essere rispettate le distanze, consentito l'accesso di una sola persona per volta;
  • riapre settore manifattura e edilizia, così come tutto il commercio all'ingrosso funzionale ai due settori;
  • potranno riaprire solo le aziende che rispetteranno il protocollo di sicurezza che prescrive l'obbligo di mascherine e distanziamento sociale.

Per il 18 maggio è in programma la riapertura del commercio al dettaglio. Così come riapriranno musei, mostre e biblioteche.

Il 1 giugno è la data in cui il governo pensa di poter dare il via libera per la riapertura di bar, ristoranti, barbieri, parrucchieri, centri estetici e cura della persona. 

Si tratta, come si vede, di un piano di progressivo allentamento del lockdown da confermare anche in base all'andamento della curva epidemica. Confermata l'ipotesi di rimandare la riapertura delle scuole a settembre, il governo punta a consentire l'esame di maturità in presenza. "Troppo rischioso riaprire gli istituti scolastici" ha spiegato il premier Conte che ha spiegato come gli esperti epidemiologi temono una seconda ondata nelle prossime settimane.

L'autocertificazione resterà a regime fino a quando saranno necessari delle restrizioni agli spostamenti. "No, non il 4 maggio non sarà un libera tutti".

Oggi si è tenuta una riunione della cabina di regia in cui il premier - insieme al ministro della Salute Roberto Speranza e a quello degli Affari regionali Francesco Boccia - ha illustrato ai rappresentanti delle regioni e degli enti locali le principali novità della fase 2 da inserire nel nuovo Dpcm. Ecco qui di seguito alcune anticipazioni tratte dalla bozza del nuovo dpcm.

Le imprese, che riprendono la loro attività a partire dal 4 maggio 2020, possono svolgere tutte le attività propedeutiche alla riapertura a partire dalla data del 27 aprile 2020.

Coronavirus, il bollettino di oggi della Protezione Civile

Sul fronte dei numeri, calano i decessi: nelle ultime 24 ore sono morte 260 persone, il dato più basso registrato dal 15 marzo. In particolare, nell’ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul nostro territorio, a oggi, 26 aprile, il totale delle persone che hanno contratto il virus è 197.675, con un incremento rispetto a ieri di 2.324 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 106.103, con un incremento di 256 assistiti rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi 2.009 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 93 pazienti rispetto a ieri. 21.372 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 161 pazienti rispetto a ieri. 82.722 persone, pari al 78% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 260 e portano il totale a 26.644. Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale invece a 64.928, con un incremento di 1.808 persone rispetto a ieri.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi sono 35.166 in Lombardia, 15.519 in Piemonte, 12.341 in Emilia Romagna, 9.138 in Veneto, 6.069 in Toscana, 3.480 in Liguria, 4.573 nel Lazio, 3.308 nelle Marche, 2.924 in Campania, 2.937 in Puglia, 1.682 nella Provincia autonoma di Trento, 2.107 in Sicilia, 1.248 in Friuli Venezia Giulia, 2.068 in Abruzzo, 994 nella Provincia autonoma di Bolzano, 296 in Umbria, 783 in Sardegna, 254 in Valle d’Aosta, 797 in Calabria, 219 in Basilicata e 200 in Molise.

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