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Cronaca Oderzo

Parco Stella di Oderzo: ammortizzatori sociali per i lavoratori coinvolti

L'ala del centro commerciale devastata dal rogo e oggi sotto sequestro è strutturalmente irrecuperabile. La volontà è quella di ricostruire, ma i tempi saranno dettati dall'esito delle indagini in corso

ODERZO A distanza di 11 giorni dall’incendio al Parco Stella, si sono incontrati oggi, giovedì 9 marzo, nella sede Ascom Confcommercio di Treviso le parti sociali FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS, le rappresentanze datoriali Unascom-Confcommercio di Treviso e di Vicenza, le Aziende Unieuro srl ed Eurobrico spa  e il Comune di Oderzo, al fine di definire le salvaguardie per i lavoratori e le prospettive commerciali dell’area.

L’ala del centro commerciale devastata dal rogo e oggi sotto sequestro è strutturalmente irrecuperabile. La volontà è quella di ricostruire, ma i tempi saranno dettati dall’esito delle indagini in corso. Nel frattempo Unieuro e Eurobrico, che hanno tutta l’intenzione di restare sul territorio opitergino, stanno vagliando altre possibilità di locazione. Oltre al futuro del Parco Stella, è stata affrontata la questione dei dipendenti delle due realtà, che, in attesa di eventuali ammortizzatori sociali, stanno smaltendo le ferie arretrate, fino ad esaurimento.

Nello specifico, a sostegno dei lavoratori di Unieuro, che contava 10 dipendenti dei quali un direttore nel negozio di Oderzo, i sindacati hanno avanzato all’Azienda la richiesta di aprire la cassa integrazione straordinaria. L’Azienda, infatti, fa intendere che il tempo stimabile di 3-4 mesi, sia congruo alla ricollocazione dell’attività commerciale in un altro immobile dell’area, possibile un concessionario dismesso o i locali che lo accoglievano in precedenza. L’attivazione dell’ammortizzatore sociale sarebbe utile non solo ad assicurare l’impiego dei lavoratori coinvolti ma anche a mantenere inalterato il numero dei contratti a tempo determinato in essere negli altri negozi del territorio, senza sostituzioni che toglierebbero comunque posti di lavoro.

Per i 15 dipendenti di Eurobrico, Azienda e parti sociali hanno chiesto nella stessa giornata odierna in Provincia l’apertura della cigs per 12 mesi a zero ore a causa di eventi calamitosi. Su base volontaria, ai lavoratori verrà data la possibilità di essere impiegati, per copertura di ferie e malattie dei colleghi, negli altri centri di Treviso, Montebelluna e Conegliano. L’Azienda assicura che al termine dell’ammortizzatore sociale almeno l’80% dei dipendenti troverà in ogni caso, ricollocazione. Restando salda la volontà di mantenersi in loco, per Eurobrico trovare una nuova sede per quella che era un’attività commerciale sviluppata su una superficie di 4mila mq è un’operazione più complessa. Un’ipotesi presentata oggi è quella di costruire una nuova ala adiacente alla parte integra del Parco Stella, ma che oggi conta una superficie edificabile di appena 2.500 mq.

“Stiamo facendo tutto il possibile per dare garanzie reddituali e occupazionali ai lavoratori e per mantenere viva e competitiva l’attività commerciale del Parco Stella – commentano i segretari generali Nadia Carniato, FILCAMS CGIL Treviso, Edoardo Dorella, FISASCAT CISL Belluno Treviso, e Massimo Marchetti, UILTUCS Treviso – Confidiamo sulla volontà delle aziende di affrontare nel minor tempo possibile la difficile situazione e restare sul territorio opitergino. Faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità per agevolare il percorso di riapertura dei negozi e ci auguriamo che altrettanto faccia l’Amministrazione Comunale”.

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