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Cronaca

Vota anche per loro! L'Oipa scrive alle segreterie di partito

In occasione delle prossime elezioni del nuovo Parlamento che si terranno il 4 marzo, l’OIPA, pur rimanendo apartitica, ha inviato alle segreterie dei vari partiti in corsa un decalogo da sottoscrivere per farsi portatori di impegni concreti a favore degli animali

TREVISO Già nel 2008, ben 10 anni fa, il Trattato di Lisbona chiese agli Stati membri dell’Unione di “tenere pienamente conto delle esigenze in materia di benessere degli animali in quanto esseri senzienti”. Nonostante questo, nel 2018, nella Costituzione italiana, fonte primaria delle norme che regolano la società, gli animali non godono di una tutela che ne riconosca lo status di esseri viventi. Non solo: in Italia la normativa riguardo la tutela degli animali viene regolamentata a livello nazionale, regionale e comunale e troppo spesso si creano sovrapposizioni di leggi o mancate applicazioni che contribuiscono ad un quadro di scarsa chiarezza che va a discapito degli animali.

Mentre il sentimento comune degli italiani dimostra un sempre crescente rispetto per i diritti degli animali, la politica negli ultimi anni si è mossa con eccessiva lentezza, non riuscendo a tenere il passo di una società in costante evoluzione. Ecco perché, in occasione delle prossime elezioni del nuovo Parlamento che si terranno il 4 marzo, l’OIPA, pur rimanendo apartitica, ha inviato alle segreterie dei vari partiti in corsa un decalogo da sottoscrivere per farsi portatori di impegni concreti a favore degli animali che, nei prossimi cinque anni, gettino le basi per consegnare un mondo migliore alle generazioni future. Ecco i dieci punti che chiediamo ai candidati di inserire nel proprio programma politico:

  1. Inserimento nella Costituzione Italiana del riconoscimento degli animali quali esseri senzienti come previsto dal Trattato dell’UE
  2. Riformulazione del Codice penale, Libro II, Titolo IX bis “Dei delitti contro il sentimento per gli animali” con inasprimento delle pene e inserimento di nuove fattispecie di reati (divieto di utilizzo di bocconi avvelenati, divieto di utilizzo del collare elettrico)
  3. Regolamentazione e ampliamento delle competenze delle guardie particolari giurate zoofile volontarie che sono una risorsa del terzo settore
  4. Aumento dei fondi destinati ai metodi sostitutivi nell’ottica dell’abolizione della sperimentazione animale
  5. divieto di allevamento per qualsiasi specie animale ai fini di sperimentazione o ai fini di abbigliamento
  6. creazione di tavolo tecnico permanente presso il Ministero della salute con la presenza delle associazioni più rappresentative a livello nazionale con lo scopo di una valutazione del benessere animale in ogni sua tematica
  7. Modifica e miglioramento della legge 281/91 che preveda almeno: divieto di detenzione di cani a catena, anagrafe felina obbligatoria
  8. Abbassamento della IVA dal 22% al 4 % per le spese veterinarie
  9. Abolizione della attività venatoria e immediata abolizione dell’articolo 842 del Codice civile che permette l’accesso ai cacciatori nei terreni altrui
  10. Prevedere piani di alimentazione comprensivi di pasti vegani e/o vegetariani nelle scuole di ogni ordine e grado e negli istituti di ricovero pubblici

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