rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Pieve di Soligo / Via Zaniol

Omicidio Pieve di Soligo: è stata un’esecuzione premeditata

Si rafforza sempre di più l'ipotesi che l'omicidio di Emanuele Simonetto sia stato premeditato. I Carabinieri indagano sulla vita privata della vittima

L’omicidio di Emanuele Simonetto è stato premeditato. Con il passare delle ore è questa l’ipotesi più plausibile, secondo i Carabinieri.

Le modalità con le quali il cinquantenne caporeparto della Mistral di Pieve di Soligo è stato ucciso fanno pensare a un’esecuzione fredda, premeditata, piuttosto che a una lite degenerata.

Chi ha sparato conosceva bene le abitudini di Simonetto, sapeva che era sempre l’ultimo a lasciare l’azienda. Ha atteso che il suo bersaglio salisse in macchina e gli ha bloccato l’uscita dal cancello della ditta. Il primo colpo ha raggiunto Simonetto al petto quando era al volante. Il secondo gli ha centrato il fianco, mentre cercava di fuggire a piedi.

Resta ora da capire chi e perché abbia ucciso il caporeparto della ditta di verniciatura. Per dare una risposta a queste domande gli inquirenti stanno scavando nella vita privata della vittima.

Dagli interrogatori ai familiari, agli amici e ai colleghi è emerso il ritratto di un uomo capace e irreprensibile in ambito aziendale, espansivo e affabile al di fuori del lavoro. Tanto che il responsabile delle risorse umane della Mistral, Umberto Vitale, respinge fermamente l’ipotesi che Simonetto sia stato ucciso per motivi legati alla sfera lavorativa, sottolineando come il caporeparto non avesse mai avuto screzi o momenti di tensione con gli altri dipendenti.

L’attenzione degli investigatori, dunque, si rivolge alla vita privata di Simonetto, anche se nessuna pista viene tralasciata. Separato da tempo, la vittima aveva interrotto da circa un mese una relazione sentimentale e viveva da solo.

Mentre i Carabinieri continuano a sentire le persone che frequentavano Simonetto, sono state effettuate anche alcune perquisizioni in casa della vittima e delle sue conoscenze più intime e alla Mistral. In casa di Simonetto i militari hanno trovato e sequestrato il suo computer, dal quale sperano di ricavare qualche dettaglio utile.

Sul piazzale antistante la ditta sono stati raccolti alcuni reperti biologici, inviati immediatamente al Ris di Parma, mentre si attende l’esito dell’autopsia, disposta oggi dal pm Giovanni Valmassoi.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Omicidio Pieve di Soligo: è stata un’esecuzione premeditata

TrevisoToday è in caricamento