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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Pieve di Soligo / Via Zaniol

Omicidio Pieve di Soligo, si indaga nella sfera privata della vittima

Emanuele Simonetto è stato ucciso da due colpi. Nei prossimi giorni verrà effettuata l'autopsia, che consentirà di recuperare le ogive dei proiettili. Pieve di soligo sotto shock

Ormai è certo: Emanuele Simonetto, caporeparto di 49 anni della Mistral di Pieve di Soligo, è stato ucciso con due colpi di arma da fuoco. Forse una pistola a tamburo, dal momento che a terra non sono stati trovati i bossoli.

Secondo i Carabinieri si è trattata di una vera e propria esecuzione. Simonetto è stato raggiunto al petto da un primo colpo quando ancora si trovava a bordo della sua Opel Astra, al cancello d’uscita della ditta. Il secondo proiettile, invece, lo ha colpito al fianco mentre tentava di fuggire a piedi.

Durante la nottata i militari hanno sentito molte persone: colleghi, superiori, amici e familiari. Gli inquirenti non tralasciano nessuna pista, ma sembrano privilegiare quella della sfera privata.

Simonetto era separato da tempo e, dopo aver interrotto una nuova relazione sentimentale circa un mese fa, viveva da solo.

Si scava, dunque, tra le amicizie del caporeparto della Mistral, tra le sue frequentazioni al di fuori del lavoro. Ma non si escludono del tutto nemmeno le piste che si ricollegano alla sfera lavorativa dell’uomo, a eventuali contrasti e tensioni sorte in seguito ai provvedimenti di riorganizzazione aziendale.

Ogni considerazione è prematura – ha commentato sconcertato il primo cittadino di Pieve di Soligo, Fabio Sforza – Il sentimento prevalente è di sorpresa per un episodio di violenza che non ha precedenti.

Molto scossa anche la cittadinanza del tranquillo comune. "Dalle informazioni che abbiamo – ha aggiunto Sforza – la vittima era un uomo dal passato ineccepibile. Nella nostra zona non ci sono mai stati segnali che possano far pensare a tensioni sociali o personali fra gli abitanti".

Il pm Giovanni Valmassoi, che dirige l'indagine, conferirà domani l'incarico per l'autopsia, grazie alla quale potranno essere recuperate le ogive dei proiettili e si potrà, quindi, procedere con l’esame balistico e l’individuazione del tipo di arma usata dall'assassino.

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