Refrontolo, giallo sul movente del duplice omicidio suicidio

REFRONTOLO — Qual è l’origine della tragedia? Non è stato individuato ancora nessun perché dietro al gesto compiuto da Sisto De Martin, pensionato di 62 anni di Refrontolo che domenica ha ucciso la moglie Teresa Rapason di 56 anni di origini filippine, il figlio Cristian di 24 anni e poi si è tolto la vita. Stanno ancora cercando di fare chiarezza gli investigatori sul dramma che si è consumato all’interno di una villetta di via della Vittoria, probabilmente domenica, e scoperto solo martedì nel primo pomeriggio dal datore di lavoro del giovane figlio di di Sisto De Martin, allarmato dopo che per due giorni non si era presentato al lavoro.

Sono in corso in queste ore, nella giornata di mercoledì, le ispezioni cadaveriche all’interno dell’obitorio dell’ospedale di Conegliano. Verifiche che potrebbero aiutare a ricostruire con maggiore precisione quanto accaduto. Gli investigatori, dai primi accertamenti, avevano riscontrato che il pensionato aveva utilizzato un oggetto contundente per colpire svariate volte la moglie fino a fracassarle la testa. Con un coltello da cucina, invece, prima di uccidere la moglie aveva sorpreso il figlio ancora a letto sgozzandolo. Dopodichè si era ritirato in mansarda e lì si era impiccato.

Già da martedì pomeriggio, però, oltre alle prime ricostruzioni gli inquirenti si sono concentrati su tutti i dettagli utili alle indagini. Hanno acquisito documenti ed elementi che potrebbero spiegare quanto accaduto. Il movente, al momento, risulta quindi ancora un giallo a tutti gli effetti. Scoprire i motivi che stanno all’origine del gesto significa anche escludere totalmente il coinvolgimento di persone esterne nella tragedia.