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Cronaca

Giro di vite all'utilizzo di slot e videopoker a Treviso: il Comune ne limita l'orario

Il sindaco Manildo ha firmato l'ordinanza che limita a 8 ore al giorno l'orario di funzionamento degli apparecchi di vincita. Saranno comunque accesi tutti i giorni, anche nei festivi

TREVISO Giro di vite all’utilizzo di slot machine e videopoker nel Comune di Treviso. Il sindaco Giovanni Manildo ha infatti firmato un’ordinanza che limita a 8 ore al giorno l’orario di funzionamento degli apparecchi di vincita in denaro installati negli esercizi autorizzati. Cinque ore in meno rispetto alle 13 giornaliere consentite dalla precedente ordinanza. Le slot potranno funzionare solo dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 22 tutti i giorni, compresi i festivi. Nelle ore di non funzionamento gli apparecchi dovranno essere spenti tramite l’apposito interruttore elettrico.

L’ordinanza
La nuova ordinanza è il risultato di un lungo processo avviato con l'ordine del giorno n.61 del Consiglio comunale del 29 aprile 2015 ed è il frutto del lavoro di collaborazione svolto dagli uffici comunali, in collaborazione con il Dipartimento delle Dipendenze patologiche dell'ULSS n. 9, con la Questura e con il Presidente della prima commissione consiliare, Sossio Vitale. L’ordinanza si pone inoltre l'obiettivo di tutelare la propria comunità, limitando l'uso degli apparecchi e congegni automatici ed elettronici da gioco d'azzardo leciti, con l’auspicio che questo provvedimento sia mutuato dalle altre amministrazioni comunali della provincia di Treviso per potenziarne l'efficacia territoriale.

I numeri del fenomeno
La provincia di Treviso è al 19° posto della lista delle province italiane per raccolta di denaro, pari a 894,00 euro pro capite. Una cifra destinata a salire ancora se si tiene conto dei 14,2 miliardi di euro raccolti in modalità online e quindi non distribuibili a livello territoriale. Inoltre rispetto alla spesa pro capite per gioco d'azzardo, la provincia di Treviso vanta una cifra di 1.086,00 euro pro capite, rispetto ai 1.400,00 euro della media nazionale (sempre escluse le giocate online). Merita particolare l'attenzione del gioco negli adolescenti, sia per l'impatto immediato che il comportamento di gioco ha sulla loro vita, sia considerato che il comportamento di gioco evolve nel tempo in modo sempre più problematico. L’Ulss9 nel 2009 ha avviato un servizio dedicato alla cura del GAP (gioco d’azzardo patologico). Dall’avvio dell’attività si è passati da 4 persone nel 2009 a 183 persone nel 2014 per un totale (negli anni 2009-2014) di 601 persone .Tra questi più dell’82 per cento sono maschi. I pazienti del Comune di Treviso in carico al servizio dell'Ulss9 sono stati, in sei anni, 31.

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