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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Incastrato dalle orecchie a sventola: condannato a tre anni per furto

A processo con l'accusa di aver scassinato e saccheggiato un'automobile con un complice, un ventottenne trevigiano è stato condannato a tre anni. A incastrarlo le orecchie a sventola

Riconosciuto a causa delle orecchie a sventola: è stato condannato a tre anni di reclusione per furto un ventottenne trevigiano.

L’uomo, insieme a un complice, un altro trevigiano di 38 anni, erano accusati di aver saccheggiato nell’aprile del 2008 un’automobile, posteggiata davanti a un salone di bellezza di Trebaseleghe.

Quel giorno la proprietaria del salone e la vittima del furto avevano notato una Y10 aggirarsi nel parcheggio. In tutta fretta erano scesi dall’utilitaria due uomini, che avevano forzato la portiera dell’auto della cliente del negozio, portando via un computer portatile dimenticato sul sedile posteriore e 500 euro in contanti chiusi nel cruscotto.

Se il colpo era stato rapido e indolore, non altrettanto lo era stata la fuga. Le due donne, infatti, erano riuscite a segnare il numero di targa della Y10 e, soprattutto, a notare la caratteristica di uno dei due ladri: le orecchie a sventola.

Dopo la denuncia delle due signore, i Carabinieri erano presto risaliti alla proprietaria dell’utilitaria usata per il furto: la compagna del trentottenne.
In aula però la titolare del salone e la cliente sono riuscite a identificare solo uno dei due presunti ladri: il ventottenne dalle orecchie a sventola, condannato quindi a tre anni di reclusione. Salvato invece l’altro imputato.

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