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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Echo Meeting: ad Aprile la città di Treviso diventa "Capitale organistica europea"

Per l’occasione, arriveranno a Treviso i giovani organisti finalisti dei concorsi organistici internazionali di Akmaar 2015 e 2017, Freiberg 2015 e 2017, Innsbruck 2016 e Toulouse 2017, che si confronteranno suonando sulle diverse tipologie di organi storici

TREVISO Dal 22 al 29 aprile, Treviso “Città d’organi storici” e il Festival Organistico Internazionale “Città di Treviso e della Marca Trevigiana” ospitano il Grand Prix ECHO 2018. Per l’occasione, arriveranno a Treviso i giovani organisti finalisti dei concorsi organistici internazionali di Akmaar 2015 e 2017, Freiberg 2015 e 2017, Innsbruck 2016 e Toulouse 2017, che si confronteranno suonando sulle diverse tipologie di organi storici presenti nella Marca per aggiudicarsi il premio triennale con il quale ECHO sostiene le carriere dei migliori giovani partecipanti ai concorsi organistici più importanti. 

Assieme a loro arriveranno in città i direttori artistici ECHO, ossia i più prestigiosi organisti europei, giurati di questo concorso di risonanza internazionale che per la prima volta si svolgerà in città ECHO che non organizza un Concorso organistico ma, poiché Treviso si è sempre dimostrata un autentico motore d’idee e di progetti all’interno del sodalizio internazionale (oltre a caldeggiare già da anni l’ipotesi di istituire un Concorso organistico internazionale, ipotesi che – però – negli ultimi anni ha dovuto fare i conti con le difficoltà economiche del periodo), il board ECHO ha ritenuto di poter affidare al Festival trevigiano lo svolgimento di questa manifestazione di primaria rilevanza internazionale. Un “concorso dei concorsi” che farà di Treviso e provincia, dal 22 al 29 aprile, la “capitale organistica europea”, con tutte le prove del concorso aperte al pubblico, concerti dei direttori artistici delle Città ECHO, masterclass agli organi storici della città di Treviso e a quello d’ispirazione romantica di Salgareda e il vertice delle città aderenti all’ ECHO. È, questo un Comitato di cui si è fatto promotore il Festival di Treviso nel 1997 e del quale fanno attualmente parte le città di Alkmaar (Olanda), Bruxelles (Belgio), Freiberg (Germania), Friburgo (Svizzera), Innsbruck (Austria), Mafra (Portogallo), Tolosa (Francia) e Trondheim (Norvegia), oltre a Treviso che in questo selezionato gruppo rappresenta l’Italia.

Le condizioni essenziali per aderire a tale Comitato sono: la presenza di uno o più strumenti storici adeguatamente restaurati e valorizzati (e il centro storico di Treviso custodisce la più alta densità di organi storici del mondo), il programma di recupero degli strumenti storici non ancora restaurati (nel centro di Treviso tutti gli organi sono stati restaurati e sono perfettamente funzionanti), l’interesse concreto per la valorizzazione del patrimonio organario delle diverse città e la presenza consolidata di una manifestazione concertistica di carattere internazionale (il Festival Organistico “Città di Treviso e della Marca Trevigiana” compie è giunto alla sua trentesima edizione). Lo spirito più autentico del gemellaggio sta anche nell’arricchire e favorire la promozione e lo scambio della cultura organistica specifica di ogni Paese e di cooperare: nella promozione e restauro di organi storici; nella coproduzione di importanti eventi musicali; nel favorire lo scambio di studenti, idee e pubblico, che in questi vent’anni di attività ha visto sempre Treviso e il suo Festival in prima fila sia nella progettualità sia nella realizzazione di iniziative.

Mentre il programma dettagliato della manifestazione sarà reso noto a breve, va evidenziato che oltre ad essere la sede di uno dei festival organistici più importanti d’Europa, la Città di Treviso e la sua provincia hanno richiamato, nei trent’anni di attività del Festival stesso, un considerevole afflusso di pubblico. Tanto che si è creato, a Treviso e nella Marca, un vero e proprio “turismo organistico” non circoscritto alle settimane di attività del Festival, ma che coinvolge durante tutto l’anno studiosi, studenti e appassionati. Iniziato già nel 1989 con le masterclass cui hanno partecipato studenti stranieri, provenienti dalle Accademie Superiori di Musica di Linz, Copenaghen, Trossingen, Basilea, Seul e Berlino, solo per citarne alcuni. Tra i gruppi più numerosi giunti in città giunti in città negli ultimi anni per visitare e provare gli organi storici, si ricordano gli studenti del Conservatorio di Amsterdam, gli organisti di chiesa della Danimarca, il Conservatorio di Lubecca, il Reale Conservatorio di Bruxelles, i Conservatori di Strasbourg e Lille, l’Hochschule di Detmold, oltre a gruppi autonomi di studenti d’organo e appassionati provenienti da Svizzera, Germania, Austria, Gran Bretagna, Stati Uniti, Giappone e Corea. Tutto questo, grazie anche all’indefesso impegno del Comitato Promotore del Festival, che ha saputo programmare con oculatezza e intessere relazioni e collaborazioni di grande rilievo, come quella con il Consorzio di Promozione Turistica Marca Treviso, che sottolinea una volta di più la profonda “vocazione turistica” del patrimonio organistico trevigiano.

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