Avevano creato una piantagione di marijuana nel cuore di Castelfranco Veneto, tra un campo di mais e una strada, via Sabbionare, dedicando le ore notturne a darle acqua. E così sono finiti nei guai un autotrasportatore e suo suocero, entrambi residenti a Castelfranco e osservati dai carabinieri, fino all’arresto. L’indagine è cominciata una decina di giorni fa e si è conclusa sabato sera con la cattura dei due “coltivatori abusivi” da parte dei militari di Castelfranco e del nucleo operativo. Sono state scoperte 115 piantagioni di cannabis regolarmente irrigate e piantate in una proprietà che non era la loro, ma di un agricoltore ignaro del tutto.

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In tutto sono 14 i militari impegnati nell’indagine, che rientra in un rafforzamento dei controlli per il periodo estivo, gli stessi carabinieri che si sono travestiti da agricoltori per non destare sospetti e hanno colto in flagrante genero e suocero mentre davano acqua alle piante. In un primo momento, uno dei due avrebbe risposto direttamente puntando la gomma dell’acqua verso i militari, spaventato dalle strane presenze ma poi, compreso chi fossero, non avrebbe opposto resistenza.

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Molte delle piante superavano già il metro e mezzo di altezza, per un totale sequestrato di circa una decina di chilogrammi. Per le indagini è stato utilizzato anche l’elicottero, che ha permesso di scovare la piantagione in maniera precisa. I due agricoltori al momento si trovano agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto, mentre le piante sono già state estirpate. L’indagine prosegue alla ricerca di eventuali altri complici e dei canali di spaccio. Quasi sicuramente nessuno dei due sarebbe stato un venditore di marijuana, probabilmente la coltivazione sarebbe servita a ottenere un’entrata ulteriore sotto forma di denaro.