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Cronaca Codognè / Via Francesco Petrarca

Piave Servizi: presentato ai sindaci il progetto per la riqualificazione della sede di Codognè

Con l'occasione è avvenuta anche la consegna simbolica dell'assegno da 1.500 euro al team di progettisti vincitore del concorso di idee e immagine virtuale del progetto

CODOGNE' Sabato scorso il consiglio di amministrazione di Piave Servizi S.r.l., presieduto da Alessandro Bonet, ha presentato informalmente ai sindaci dei Comuni soci il progetto vincitore del concorso di idee bandito dalla società per la realizzazione del nuovo magazzino societario e per la riqualificazione delle aree circostanti la sede centrale. Così il presidente Bonet ha inquadrato il progetto: “Nell’affrontare il problema del nuovo magazzino, opera individuata all’interno del piano finanziario di Piave Servizi, abbiamo ritenuto di valutare un progetto più ampio, comprensivo anche di altre criticità. Mi riferisco soprattutto alla valorizzazione della sede di Codognè, alla razionalizzazione delle ampie aree verdi di cui dispone e alla risoluzione delle criticità viarie e in particolare delle intersezioni più critiche e pericolose. La strada del concorso di idee ha di solito una pecca: può disegnare 'libri dei sogni' all'interno dei quali trovano spazio solo i sogni. Noi abbiamo voluto mettere dei paletti per fare sì che questo libro si possa leggere anche a puntate, partendo da ciò che è finanziato ovvero il magazzino centrale. Se pensassimo a quest’ultimo ma non alle criticità circostanti sono convinto che riusciremmo a creare un magazzino funzionale lasciando aperti problemi per il futuro, magari complicandoli”.

L’esigenza di un magazzino baricentrico rispetto all’area di intervento di Piave Servizi, ricorda Bonet, “è emersa confrontandoci con la nostra direzione, che ha richiesto una gestione più razionale dei magazzini così da organizzare più funzionalmente il lavoro. La nostra sede centrale si estende su circa 2.000 metri quadrati in un lotto di proprietà di 11.500 mq. Al di là di via Petrarca c’è un altro lotto di proprietà più recente, di circa 20.000 mq. Numeri dai quali deriva l’esigenza di utilizzare questi ampi spazi, oggi poco utilizzati. Ulteriore criticità da risolvere è la viabilità: oggi chi frequenta la sede di Piave Servizi esce sulla Strada provinciale “Cadore mare” in un incrocio che genera particolari conflitti visti il traffico sostenuto, le velocità dei veicoli e la conformazione dell’intersezione, anche in prossimità della stessa. La proposta vincitrice del concorso di idee, scelta tra le quattro pervenute, tiene in considerazione tutti questi aspetti e inserisce anche due serbatoi idrici, di cui la zona ha bisogno. È un progetto il cui valore si aggira sui 4 milioni di euro. In base al piano finanziario approvato dai sindaci soci ne abbiamo quasi 1,5 milioni, quindi siamo già in grado di realizzare il primo stralcio, quello dei magazzini. La proposta complessiva ci consentirà anche di confrontarci con Comune, Provincia e Regione per ragionare sul completamento del progetto, che ci consentirebbe di radicarci ulteriormente sul territorio. La porta è sempre aperta per idee migliorative”.

La proposta progettuale è stata presentata dall’architetto Susanna Maset anche a nome degli altri componenti il team di progettazione: l’ingegner Fiorenzo Carniel e gli architetti Chiara Tonon e Loris De Grandi. “Il nostro lavoro – ha spiegato Maset – contiene una serie di proposte di lavoro che comprendono la viabilità, il nuovo magazzino e successivi ampliamenti, il serbatoio idrico, i parcheggi, la sistemazione dell'area esterna, la mitigazione e l'inserimento ambientale. Insomma, il volto nuovo della sede centrale di Piave Servizi. Tra i primi problemi da risolvere c’era la separazione dei terreni di proprietà di Piave Servizi per mezzo di via Petrarca, a cui vanno associati i problemi legati agli innesti dalla Cadore Mare e lo scollegamento tra i percorsi ciclopedonali. L’area verde che circonda l’attuale sede è interessante ma non caratterizza l’area, che ha grosse potenzialità ed elementi di valore a partire dal paesaggio in cui è inserita. Ciò detto, gli obiettivi sono modificare la viabilità per potere unire le aree di proprietà di Piave Servizi così che nel tempo la società abbia la possibilità di svilupparsi sfruttando al massimo la superficie di proprietà e dare massima espressività all'area verde. Abbiamo pensato anche a un museo all'aperto come valore aggiunto dell’area. Le opere d'arte dovrebbero esprimere le idee principali in rapporto all'acqua. Un punto interessante è la collocazione nell'area esterna allo spazio principale dei serbatoi idrici: anch'essi possono diventare oggetti da interpretare in quanto parti del museo all'aperto”.

Riguardo alla viabilità, l’ingegner Carniel ha spiegato che la scelta del team di progettazione è caduta su una riorganizzazione complessiva della stessa che includesse sia via Petrarca sia via Giulio Cesare, creando un unicum che non tenesse disgiunte due realtà come accade oggi e che si basa su una nuova rotatoria da 46 metri di diametro lungo la strada provinciale, su una più piccola per l’ingresso alla sede di Piave Servizi e la connessione alla viabilità minore esistente. “Dalla rotatoria sulla Cadore mare si entrerebbe nell’area di Piave Servizi attraverso una nuova strada comunale che sbucherà su una rotonda più piccola di fronte alla sede, che avrà due ingressi. Le aree verdi si estenderanno lungo la Cadore Mare per mitigare le costruzioni rispetto al paesaggio rurale esistente, che vogliamo preservare e valorizzare. Questo progetto è molto ambizioso, per cui la costruzione degli edifici potrà anche essere indipendente. Il magazzino lo abbiamo immaginato come una costruzione contemporanea che si aggancia alle rurali, con pannelli fotovoltaici” ha concluso l’architetto Maset.

Tra i sindaci soci presenti all’incontro c’era anche quello di Codognè Roberto Bet, che ha preso la parola per fare a Piave Servizi “i complimenti per avere pensato a un concorso di idee che ci dà la possibilità di valutare progetti. L’amministrazione comunale è disponibile a collaborare per la parte più “pubblica” come viabilità, accessi e marciapiedi”. Al termine della presentazione, il presidente Bonet ha consegnato agli autori della proposta vincitrice del concorso di idee un assegno da 1.500 euro.

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