Picchia e segrega in casa la moglie, cuoco rischia il carcere
Dopo oltre un anno di percosse e minacce, a un cuoco di 33 anni è stato vietato di avvicinarsi alla ex moglie. Se non rispetterà l'ordinanza restrittiva verrà arrestato
Fine di un incubo per una 28enne trevigiana perseguitata dal marito durante e alla fine della loro storia. Dopo oltre un anno di minacce e botte il gip del tribunale di Treviso ha imposto all'uomo il divieto di avvicinamento alla donna e a tutti i luoghi da lei frequentati.
La vicenda è iniziata nel 2010, quando i due, trevigiana lei e cuoco marocchino di cinque anni più vecchio lui, si sono sposati. L'anno seguente è nato il loro figlio. Una coppia come tante, fino a quando lui non si è rivelato un violento.
Nel settembre 2012 la 28enne è finita all'ospedale per le percosse subite. Allora la prima denuncia, ritirata dopo poco per dare una seconda chance al marito. Il 33enne, però, non è riuscito a controllare la sua gelosia e ha continuato a maltrattare non solo la moglie ma anche il loro bambino, arrivando addirittura a segregare la donna in casa.
Le angherie dell'uomo nei confronti della moglie sono continuate anche dopo che lei ha deciso di lasciarlo, trasferendosi a casa del padre: minacce di morte a lei e al padre, ai conoscenti e agli amici. L'episodio che ha portato al provvedimento restrittivo risale allo scorso 23 dicembre: il marocchino ha seguito la moglie, che doveva incontrarsi con un collega, e ha minacciato entrambi di morte.
Se il cuoco non rispetterà l'ordine restrittivo verrà arrestato.