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Cronaca

La Regione scrive a Minniti: "Non più rinviabili nuove assunzioni nei corpi di polizia locale"

Attualmente gli operatori effettivi in tutto il Veneto sono solo 3.615, mille dei quali con un’età superiore a 56 anni

TREVISO L’assessore al territorio e alla sicurezza della Regione del Veneto ha formalmente richiesto con lettera un incontro al ministro dell’Interno, Marco Minniti, al fine di rappresentargli personalmente le preoccupanti criticità derivanti dalla carenza degli organici di Polizia Locale e la disponibilità della Regione stessa a partecipare ai tavoli tecnici di lavoro costituiti a livello ministeriale sui temi della sicurezza integrata e urbana.

“Sento la necessità di segnalarle in primo luogo la questione degli organici di Polizia Locale – spiega l’assessore nella missiva –. Attualmente gli operatori effettivi in tutto il Veneto sono solo 3.615, mille dei quali con un’età superiore a 56 anni. La situazione operativa, pertanto, risulta decisamente grave, tenendo conto delle competenze sempre più varie e complesse attribuite alla Polizia Locale: presidio del territorio, lotta alle nuove forme di criminalità, prevenzione antiterrorismo, difesa della legalità anche nell’ambito dei fenomeni di immigrazione, tutela del patrimonio storico e culturale, attività legate all’economia e alla presenza turistica, di cui il Veneto detiene il primato nazionale”.

“Sono sempre più pressanti le istanze dei Comuni di poter finalmente procedere a nuove assunzioni – prosegue l’assessore –, un’azione ormai non più procrastinabile oltre che un’opportunità di occupazione per i giovani. La Regione del Veneto sta già operando per una revisione della legge regionale in materia, anche al fine di adeguare la programmazione e l’organizzazione della Polizia Locale e Sicurezza ai nuovi principi introdotti dalla normativa statale. In particolare la Regione intende promuovere tanto il modello della sicurezza integrata quanto quello della sicurezza urbana, esposti nella menzionata normativa”.

“È quindi urgente definire idonee procedure e provvedere al conseguente  stanziamento di fondi per consentire l’assunzione presso i Comuni o le loro forme associate di idoneo personale per la gestione delle funzioni di Polizia Locale – ribadisce l’assessore –, a salvaguardia della popolazione e a garanzia di un corretto e sostenibile sviluppo sociale ed economico”. L’assessore ha poi offerto la disponibilità del Veneto a fornire un concreto contributo, attraverso le proprie esperienze, ai tavoli tecnici ministeriali sui temi della sicurezza, “per la messa a regime – ha concluso – di un evoluto modello di Polizia Locale, con una forte connotazione territoriale e sociale, che nella Regione del Veneto ha già avuto significativi esempi operativi”.

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