Precipita ultraleggero: tra le due vittime un 19enne di Povegliano
Incidente mortale nel Veneziano. Un ultraleggero si è schiantato al suolo a San Donà di Piave, stroncando la vita a un diciannovenne di Povegliano e al pilota jesolano di 46 anni
Voleva scattare delle foto dall’alto, ma l’ultraleggero sul quale viaggiava si è schiantato al suolo. Una morte prematura quella di Simone Conte, 19 anni, di Povegliano. Insieme a lui ha perso la vita anche il pilota Franco Borin, jesolano di 46 anni.
L’incidente fatale è avvenuto ieri pomeriggio, a San Donà di Piave. Poco distante dall’aviosuperficie chiamata “Papere Vagabonde” era in corso un concorso fotografico e Simone voleva sfruttare l’occasione di fare degli scatti in volo.
Borin era un assiduo frequentatore dell’aviosuperficie sandonatese e aveva alle spalle molte ore di volo: nessuno avrebbe immaginato che la tragedia fosse dietro l’angolo.
Il piccolo Pioner 300 pilotato dallo jesolano aveva appena raggiunto i due-trecento metri quando chi era a terra lo ha visto perdere improvvisamente quota. Il velivolo ha cominciato ad avvitarsi su se stesso ed è precipitato verticalmente su un campo vicino.
Un impatto violentissimo che non ha lasciato scampo ai due passeggeri, ritrovati senza vita tra i rottami del Pioner.
Sull’ultraleggero si è anche sviluppato un principio d’incendio, soffocato immediatamente dai Vigili del fuoco di Jesolo, accorsi sul luogo della tragedia insieme ai Carabinieri di San Donà di Piave e al personale del Suem 118.
La carcassa del Pioner è stata sottoposta a sequestro, mentre si cerca di ricostruire la dinamica dell’incidente. L’ipotesi più plausibile, tuttavia, è che il velivolo abbia avuto un cedimento strutturale. Da escludere, invece, la responsabilità delle condizioni meteorologiche: la giornata era freddissima ma assolata e senza vento.
Ricomposte, le salme di Conte e Borin sono state portate all’obitorio dell’ospedale di Jesolo.
