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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Preganziol

Tentata estorsione al parroco di Preganziol, arrestati due nomadi

Padre e figlio, di Vedelago, pretendevano 48mila euro per la doratura di alcuni oggetti sacri. Domenica pomeriggio la trappola in canonica dei carabinieri con l'arresto dei malviventi

PREGANZIOL L'estate scorsa si erano offerti di restaurare, provvedendo alla loro doratura, venti oggetti sacri presenti in chiesa. Il costo pattuito per quel lavoro era di circa 800 euro. Quella che sembrava essere un'ottima opportunità nascondeva in realtà un vero e proprio tentativo di estorsione. Ad architettarlo due nomadi residenti a Vedelago, un 59enne ed il figlio di 23 anni, arrestati domenica promeriggio dai carabinieri. Vittima di questa trama il parrocco di Sambughè di Preganziol che ha fiutato il raggiro e denunciato in tempo i malviventi, ora entrambi rinchiusi nel carcere di Santa Bona in attesa del processo per direttissima. I due nomadi da qualche settimana facevano pressioni sul sacerdote pretendendo una somma ben più esorbitante per il presunto lavoro svolto: 48mila euro in tutto. Gli investigatori, ricevuta la denuncia e svolto gli accertamenti del caso, hanno pianificato la trappola, scattata domenica pomeriggio verso le 16.30. Il parroco ha finto di accettare un appuntamento con i malviventi per la consegna del denaro: all'uscita della canonica padre e figlio sono stati bloccati dai carabinieri di Vedelago, in collaborazione con i militari di Treviso e Mogliano. L'auspicio dell'Arma è che in seguito a questo episodio altre possibili vittime decidano di raccontare se abbiano subito tentativi di estorsioni da parte di truffatori senza scrupoli.

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