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Pregiudicato tenta di rientrare in Italia dall'aeroporto di Treviso: è stato reimbarcato

Raffica di denunce per documenti falsi a numerosi stranieri sorpresi con documenti falsi, nei guai anche due cacciatori trevigiani sorpresi con delle pallottole all'interno della loro valigia

TREVISO  Un aumento esponenziale di passeggeri, quello registrato all'areoporto Canova di Treviso nel 2015, e con esso sono aumentate le operazioni della polizia aeroportuale. Le principali attività da poco compiute si sarebbero concentrate sulle denunce a numerosi gli stranieri sorpresi con documenti falsi, gli ultimi dei quali riguarderebbero tre cittadini di origine albanese che al momento dell'imbarco, con destinazione Gran Bretagna, avrebbero presentato carte d'identità italiane e greche false.

Non sarebbero mancati alla lista dei viaggiatori, che hanno riscontrato problemi con la polizia aeroportuale degli italiani, come nel caso di due cacciatori trevigiani, entrambi denunciati per aver trovato, all'interno della loro valigia, delle cartucce per un fucile da caccia. Nei guai sarebbero finiti anche due studenti dell'Università di Padova che, per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, sarebbero stati anch'essi denunciati.

Ultima operazione compiuta dagli agenti, secondo quanto riportato dai quotidiani locali, risalirebbe a venerdì mattina quando, il passeggero di un volo proveniente da Cluj Napoca, si sarebbe visto scattare le manette e l'immediata espulsione dopo il controllo dei suoi documenti. Si tratterrebbe un 29enne di origini romene, D.L. il quale sarebbe stato allontanato quattro anni fà dall'Italia su ordine del Prefetto di Roma, dopo aver commesso i reati di rapina e violenza sessuale. L'uomo sarebbe stato così reimbarcato con destinazione Romania, con il volo delle 13.30.

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