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Cronaca Sant'Antonino / Piazzale dell'Ospedale, 1

Premio nella Capitale per le buone pratiche in sanità: sul podio sale l'Ulss9 di Treviso

Il riconoscimento ha premiato l'attivazione su internet dei video illustrativi e didattici a sostegno dell'assistenza a domicilio del paziente in riabilitazione

TREVISO Nel corso della mattinata di mercoledì a Roma, presso la sala de luxe della casa del cinema a Villa Borghese, si è svolta la XII° edizione del “Premio Andrea Alesini per le buone pratiche in Sanità”. Sul podio l’azienda trevigiana che ha ricevuto il riconoscimento come seconda classificata su 55 partecipanti. Il riconoscimento ha premiato l’attivazione su internet dei video illustrativi e didattici a sostegno dell’assistenza a domicilio del paziente in riabilitazione. Il premio è stato rirtirato dal dr. Paolo Boldrini, direttore del dipartimento di medicina riabilitativa. Un quarto di tutti i progetti selezionati per il premio proviene dalla Regione Veneto.

Nella Capitale, la premiazione si è svolta in concomitanza con la presentazione nazionale da parte di Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato dell’indagine “I Due volti della sanità. Tra sprechi e buone pratiche - La road map per la sostenibilità, vista dai cittadini”. La premiazione del servizio trevigiano, avviato nel 2011 nell’ambito del progetto “la salute è nelle nostre mani” assume così un valore particolare, come conferma la motivazione: “Per l’attenzione e la sensibilità rivolta alle persone con disabilità nelle fasi di riabilitazione a casa. Il progetto, attraverso lo strumento innovativo del tutorial, aiuta i caregivers a rendere la vita quotidiana dei propri cari più agevole ed integrata con quella degli altri”.

“Mi congratulo con il dr. Boldrini, il suo staff, e i referenti per la comunicazione che da alcuni anni stanno portando avanti questo servizio on line – sottolinea il direttore generale Francesco Benazzi -. I video tutoriali sono di certa utilità nella loro semplice accessibilità e comprensione. Sono la conferma che l’azienda sanitaria deve fornire un alto livello qualitativo di servizi ma anche strumenti utili al cittadino, che non lo lascino solo e impreparato di fronte alla gestione di un problema. Il premio nazionale ricevuto è segno che l’autorevole giuria ha compreso l’impegno ed i risultati dell’azienda sanitaria trevigiana”.

“Il servizio – spiega il dr. Paolo Boldrini - si basa su brevi ma esaustivi filmati, visibili attraverso You Tube, in cui si mostra, con l'aiuto di una fisioterapista e di una persona con disabilità, come effettuare alcune semplici manovre di assistenza come trasferire il paziente dal letto alla carrozzina o come sostenerlo nel fare le scale. I video sono stati realizzati in azienda, hanno una durata di pochi minuti, e sono comprensibili anche senza i dialoghi audio. Sono visibili dal chiunque attraverso il portale www.ulss.tv.it. Col tempo si sono affrontati vari campi dell’assistenza e comprendono anche video didattici su aree diverse dalla riabilitazione, come ad esempio le corrette modalità di assunzione di farmaci, o le corrette posizioni per l'allattamento del neonato”.

L'accessibilità dell'informazione veicolata con i video è stata verificata con verifiche sul numero degli  accessi ai singoli tutorials. Solo nel primo semestre, i tre video di interesse riabilitativo hanno registrato diverse migliaia di accessi. L'utilità dei video nella gestione quotidiana a domicilio è stata anche confermata dai pazienti che si sono recati a visite di controllo presso il dipartimento di medicina riabilitativa.

“L’idea di un servizio simile – conclude Boldrini – nasce dalla necessità della persona con disabilità che fa ritorno a domicilio dopo il trattamento riabilitativo in regime di ricovero di essere assistita da un famigliare o caregiver. Questo deve essere opportunamente addestrato alle più comuni manovre assistenziali, e a stimolare la persona alla maggiore attività ed autonomia possibili. Spesso però tale addestramento è difficile per problemi culturali o linguistici. Inoltre, il caregiver può avere così un supporto continuativo nel verificare se esegue correttamente le manovre assistenziali”.

In merito agli esiti del premio nazionale Andrea Alesini, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta:  “Oggi è una giornata di particolare orgoglio per la sanità veneta e per uno dei nostri obiettivi prioritari com’è l’umanizzazione del rapporto con il malato. Una medaglia d’argento per l’Ulss 9 di Treviso, una menzione speciale per la 12 Veneziana e un quarto dei 55 progetti presentati firmati dal Veneto sono un risultato eccezionale: la dimostrazione che darsi delle priorità e perseguirle lavorando fino al massimo limite possibile paga. Paga sempre, per la soddisfazione dei protagonisti e per le migliori condizioni dei nostri malati”

I 55 progetti sono stati presentati da 11 regioni, oltre al Veneto, Lazio, Trentino, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Campania, Piemonte, toscana, Marche e Valle d’Aosta e, come sottolineato da Cittadinanzattiva, sono “caratterizzati dalla pratica quotidiana del diritto alla dignità umana e dell’impegno alla lotta all’esclusione sociale, nel pieno rispetto della Carta Europea dei diritti del Malato”.

“Il motivo della nostra gioia – aggiunge Zaia – sta tutto in questa frase: un giudizio che viene peraltro da un’organizzazione che giustamente non fa sconti nel mettere il dito nelle piaghe laddove ci sono e che per questo ha un valore particolare. Qui l’autoreferenzialità è rimasta fuori dalla porta. Coloro che a volte sono i nostri censori, dicono che un quarto dei progetti meritevoli sono arrivati dal veneto. Il Veneto fa scuola di umanizzazione in sanità”.

“Molto spesso in sanità – conclude Zaia – fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce. Oggi Cittadinanzattiva ci ha detto che la foresta della sanità veneta cresce rigogliosa e per questo il mio grazie va a tutti i protagonisti, uomini e donne, di questa sfida quotidiana per e al fianco dei nostri malati”.

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