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Cronaca Santa Maria del Sile

Ladro di offerte bloccato dal parroco di Santa Maria del Sile

Don Carlo Velludo, sacerdote a Treviso, si è accorto del bandito e ha chiamato i carabinieri, consegnandolo direttamente a loro

TREVISO Lo ha visto mentre cercava di trafugare le offerte dei fedeli. Lo ha bloccato e lo ha consegnato direttamente ai carabinieri. Don Carlo Velludo, parroco di Santa Maria del Sile, a Treviso, è riuscito a fermare un ladro mentre tentava di commettere un furto ai danni della parrocchia.

L’episodio risale a martedì pomeriggio, quando il bandito si sarebbe intrufolato in chiesa e avrebbe cercato di trafugare le offerte. Il suo tentativo, però, non è riuscito perché don Carlo, dopo averlo visto, ha allertato il 112 che ha mandato una pattuglia sul posto. Il parroco, a quel punto, ja dovuto agire in prima persona e ha bloccato il ladro, che successivamente è stato arrestato dai militari.

“Oggi tocca a Treviso, dove anche un parroco è costretto a difendersi da solo da un ladro che voleva rubare le offerte in chiesa, la sgradita palma di città più indifesa dal crimine, in un Veneto dove si contano decine di delitti al giorno, senza che il Governo muova un dito per dare uomini e mezzi per garantire quella sicurezza che è un diritto di tutta la gente per bene, che paga le tasse anche per poterla avere – commenta il Governatore Luca Zaia -. Per oggi faccio i miei complimenti a Don Velludo per il coraggio e la determinazione con cui ha affrontato il ladro, e per lo spirito con cui ha reagito dicendo che se qualcuno ha bisogno di aiuto le porte sono sempre aperte, ma rubare in chiesa no, ma mi chiedo dove sia il fondo di questa situazione se ormai anche un prete deve usare le mani per difendere le offerte dei suoi parrocchiani".

"Non basta questo brutto episodio a Santa Maria del Sile - insiste Zaia - perchè a Treviso e nel Trevigiano ci sono stati purtroppo molti altri segnali della resa dello Stato rispetto alla delinquenza: a Sant'Antonino sono stati presi di mira tre negozi; a Castelfranco i ladri hanno fatto fanno razzia mentre gli abitanti dormivano; a Zero Branco un bar ha subito ingentissimi danni perché praticamente viene buttato giù un muro per rubare alle slot machines – prosegue Zaia -. Senza contare il centinaio di sballati beccati ad una kermesse musicale in possesso di stupefacenti. Anche questo - conclude Zaia – è un segno dei tempi dal quale il Governo dovrebbe trarre conclusioni persino ovvie, e cioè che serve fare di più e meglio per combattere la criminalità e lo spaccio di stupefacenti, due fenomeni drammatici, che impauriscono le persone e mettono i nostri giovani di fronte a pericolose tentazioni e a malviventi incalliti come gli spacciatori".

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