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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Vittorio Veneto / Viale della Vittoria

Il prete è sordo: peccatori in fila per l’assoluzione

Boom di confessioni a Moriago della Battaglia. I più giovani ammettono: il prete è sordo, perciò possono raccontargli tutto quello che vogliono e lui li assolve comunque. E prima della messa, in chiesa c'è la fila di peccatori

Fedeli in fila in chiesa a Moriago della Battaglia, frazione di Vittorio Veneto. Merito del carisma del parroco? No, del suo apparecchio acustico.

LI ASSOLVE TUTTI - Secondo i racconti dei parrocchiani e, in particolare, dei più giovani, l’ultraottantenne don Silvano sarebbe sordo quanto una campana e assolverebbe tutti, ma proprio tutti.

FILA AL CONFESSIONALE - Basta recarsi alla chiesetta di piazza Vittoria, prima della celebrazione della Santa Messa, per rendersi conto del successo del parroco sordo. Davanti al confessionale c’è una fila di giovani peccatori tale da fare concorrenza al Grande Fratello.

Al prete possiamo raccontare tutto ciò che vogliamo tanto non sente – ammettono i ragazzi – alla fine ci assolve e via”. Tutti tranquilli, dunque, nel confessare colpe, bugie, mancanze e addirittura piccoli reati.

L'APPARECCHIO DIFETTOSO - Don Silvano, ha raccontato uno dei giovani parrocchiani a un quotidiano, si siede con il ragazzo di turno e si accinge ad ascoltarlo. Ma poco dopo il suo apparecchio acustico fischia, lui lo toglie dall’orecchio e prende ad armeggiare con l’aggeggio per sistemarlo. Intanto il peccatore continua a parlare e tronca la sequela di mancanze non appena don Silvano rimette l’apparecchio al suo posto, dandogli l’assoluzione e mandandolo a casa con la coscienza più leggera.

UN'ESPERIENZA DIVERTENTE - Ormai  confessarsi è diventata “un’esperienza davvero divertente”. Ma a quanto pare, ultimamente, non sono solo i più giovani ad appellarsi all’assoluzione facile di don Silvano. In paese si vocifera, infatti, che in fila si trovino spesso anche vedove attempate e mamme.

E chi non dovesse “trovare posto” presso il confessionale di don Silvano, può benissimo optare per quello del suo aiutante. Che non è anziano e tantomeno sordo, bensì non comprende ancora bene l’italiano, perché arriva dalla Tanzania. E nel dubbio, assolve.
 

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