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Cronaca Borgo Mestre / Via Ghirada

Prostitute di via Ghirada, di nuovo in aula i tre membri del clan

A processo i tre presunti affiliati al clan che gestiva il giro di squillo in via Ghirada. Condannati due dei tre membri, assolta la terza

E' tornato in tribunale il procedimento penale nei confronti del clan che gestiva il giro di squillo in via Ghirada, a Treviso, scoperto nel 2011 dalla squadra mobile.

Dopo il patteggiamento a due anni del capo dell'organizzazione, la 41enne T.D., e a un anno e dieci mesi per il marito, D.D.B., è stata la volta di altri tre presunti membri della banda, il 73enne casertano M.A., ex marito di T.D., il nipote di questa, il 26enne romeno C.D., e la 24enne M.G..

L'attività del clan era venuta a galla nell'ottobre 2011 dopo che a luglio una delle prostitute da loro gestite si era ribellata e aveva sporto denuncia alla polizia.

Secondo quanto emerso dalle indagini, il giro di squillo avrebbe fruttato ai suoi membri circa 30mila euro l'anno. Le ragazze, anche giovanissime, sarebbero arrivate dalla Romani con la promessa di poter tenere per sé il 50 per cento dei guadagni e di "lavorare" con clientela selezionata. In realtà, una volta nella Marca, non si sarebbero prostituite solo in casa ma anche sul Terraglio.

In media il clan avrebbe gestito sei ragazze alla volta, con un ricambio settimanale proveniente dalla Romania e un guadagno di 600 euro al giorno.

Il 73enne, condannato a un anno e 5 mesi, avrebbe avuto il compito di pubblicizzare le prestazioni delle lucciole sul web, mentre il 26enne, anch'eglio condannato a un anno e 5 mesi con sospensione della pena, si sarebbe occupato di procurare le giovani squillo nel Paese di origine.

La 24enne, invece, avrebbe coordinato l'attività delle prostitute e i loro turni di "lavoro" ed è stata assolta.

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