Segregata in casa e costretta a prostituirsi dieci volte al giorno
La ragazza veniva sfruttata da una coppia, che la faceva prostituire più volte al giorno. Erano decine i clienti del bordello
Prigioniera e costretta a concedersi ad almeno dieci clienti al giorno. Un incubo quello di una ventinovenne cinese, liberata dai Carabinieri di Castelfranco Veneto e dagli agenti della Polizia locale, la scorsa settimana.
La ragazza, arrivata in Italia con la speranza di trovare un lavoro dignitoso, era stata segregata in un appartamento di via Giorgione, a Resana, da due connazionali: un cinquantanovenne la compagna di di 40 anni.
Alla giovane non era concesso di uscire di casa. La spesa le veniva portata settimanalmente dai suoi sfruttatori, al momento irreperibili e accusati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, che ogni due, tre giorni passavano a riscuotere l'incasso.
Ogni rapporto sessuale veniva fatto pagare cinquanta euro. Di questi, trenta andavano alla coppia e venti alla prostituta, che ora verrà espulsa.
Le prestazioni della schiava del sesso erano pubblicizzate in un settimanale di annunci come "massaggi". Erano decine i clienti del bordello, tra i quali anche un pensionato, chiamato a testimoniare.