Forestali ancora senza stipendio: presidi in tutta la regione
Anche a Treviso martedì mattina lavoratori in protesta in via Tezzone. Obiettivo sbloccare gli stipendi e aprire immediatamente i cantieri
TREVISO Cantieri chiusi, lavoratori da tre mesi senza stipendio. I forestali veneti in stato di agitazione minacciano lo sciopero. Già martedì mattina a Treviso, in via Tezzone, si è tenuto un presidio in concomitanza con la mobilitazione regionale dopo la decisione dell’assemblea di delegati e lavoratori del settore insieme ai dipendenti del Parco Colli di Este che si è riunita lo scorso 27 marzo a Mestre.
La protesta scoppia per far sentire la propria voce contro la Regione per i ritardi dei pagamenti degli stipendi e per l’apertura dei cantieri dei lavori forestali. Fonti sindacali affermano che da tre mesi 250 lavoratori e lavoratrici a tempo indeterminato non percepiscono lo stipendio. “In questo modo – si legge in una nota della Cisl – si mette a rischio il territorio. Il lavoro è dignità prima di tutto. Non possiamo continuare – fanno sapere – anno dopo anno a chiedere prestiti a parenti e amici per tirare avanti”.
Martedì 31 marzo è cominciata una massiccia mobilitazione che prevede un nutrito presidio di lavoratori e delegati a Palazzo ferro Fini a Venezia, dove sarà riunito il consiglio regionale per la discussione del bilancio preventivo, e davanti a tutte le sedi territoriali dei servizi forestali regionali. Obiettivo della mobilitazione è ottenere attenzione, stipendi da pagare al più presto a 250 persone ed avvio immediato dei cantieri per far lavorare 400 stagionali, tutto questo senza dimenticare anche la messa in sicurezza del territorio regionale.