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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Quinto di Treviso

Ex fidanzata poco credibile, Christian Barzan torna libero

Il giudice Angelo Mascolo accoglie la richiesta dell'avvocato Fabio Crea, difensore del 21enne di Quinto. Il giovane dall'ospedale in cui è ancora ricoverato: «Non vedo l'ora che la verità possa finalmente emergere»

Christian Barzan è tornato libero. Il gip Angelo Mascolo ha infatti parzialmente accolto l'istanza con cui il difensore, l'avvocato Fabio Crea, martedì scorso aveva chiesto la revoca della custodia cautelare in carcere nei confronti del 22enne che, in relazione ai fatti dello dello scorso 7 giugno tra cui l'incidente stradale avvenuto a Povegliano costato la vita alla 62enne Giuseppina Lo Brutto, era stato indagato dalla Procura di Treviso per omicidio volontario, tentato omicidio volontario, violenza sessuale e stalking. Un misura restrittiva rimane ma da oggi Barzan, che è ancora ricoverato al Ca' Foncello di Treviso, è sottoposto soltanto all'obbligo di dimora nel Comune di Quinto. Riqualificato anche il reato ai fini della misura cautelare: secondo il giudice non ci sono indizi per l'omicidio volontario, per il tentato omicidio e lo stupro ma solo per l'omicidio stradale.

Il provvedimento del gip è motivato da quelli che appaiono come seri dubbi sulla credibilità dell'ex fidanzata 21enne. E' lei l'accusatrice di Christian che agli investigatori ha raccontato di averla stuprata e poi di aver provocato volontariamente il frontale contro l'auto in cui la 62enne viaggiava insieme al marito nel tentativo di ucciderla e di uccidersi. Dubbi che verrebbero sollevati dal contenuto delle dichiarazioni rese da Barzan nel corso dell'interrogatorio di garanzia e che per la difesa aprono la strada ad una diversa lettura di quanto già presente negli stessi atti dell'indagine. Tutto questo aggiunto ai nuovi elementi che Fabio Crea aveva in relazione a quelli che sarebbero stati i rapporti tra i due giovani negli ultimi mesi  fa dire al gip Mascolo che non sussistono gravi indizi di colpevolezza e pericolosità tali da giustificare la misura restrittiva in carcere.

«Siamo soddisfatti -ha dichiarato l'avvocato di Barzan- l'interrogatorio e la memoria difensiva di Christian hanno permesso di offrire agli inquirenti una chiave di lettura diversa dell'indagine». «Sono molto felice -ha commentato il ragazzo- non vedo l'ora che la verità possa finalmente emergere».

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