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Cronaca Ponzano Veneto / Via Roma

Raccolta firme contro il Progetto Benetton: "Petizione senza requisiti"

Baseggio (Progetto in Comune): "Le finalità del progetto non erano quelle del miglioramento dell'incrocio ma la maggior valutazione della villa stessa"

PONZANO Continuano le storie tese tra maggioranza e opposizione in Comune a Ponzano. Dopo l'aborto, ancor prima del concepimento, del progetto di nuova viabilità in paese, dovuto al passo indietro dello stesso ideatore Luciano Benetton, si continua a parlare di ciò che è stato e ciò che potrà essere. "Troppa strumentalizzazione politica" tuonò il patron di Villa Minelli, ma la raccolta firme dei cittadini contro il progetto venne comunque consegnata in Comune.

"In merito alla petizione popolare di richiesta di non dare seguito alla nuova viabilità proposta dalla società Benetton Group - si legge in una lettera inviata dall'amministrazione ai capigruppo d'opposizione in consiglio - vorrei in primis accennare a quanto prevede la normativa: le petizioni popolari non devono avere contenuto generico e devono essere adeguatamente motivate; ogni firmatario di petizione deve indicare il luogo e la data di nascita. Evito di addentrarmi sugli aspetti legati all'autentificazione delle firme e sulla valutazione del possesso
dei requisiti da parte dei sottoscrittori, che incidono pure questi sull'ammissibilità o meno di una petizione popolare".

Queste le parole del Sindaco Monia Bianchin indirizzante in questa lettera che ci è pervenuta dal consigliere di minoranza Antonello Baseggio, del gruppo Progetto in Comune: "C'è stato già dal primo incontro un rifiuto a dialogare, nella convinzione che la decisione fosse già stata presa e il confronto dovesse servire solo a definire dettagli di poco conto. - continua la nota dell'amministrazione - Nulla di più errato! Purtroppo è prevalsa invece la famosa sindrome del NIMBY – Not in my back yard – che letteralmente significa non nel mio cortile”.

"La lista civica Progetto in Comune rimane esterrefatta di fronte a tale risposta! - afferma il consigliere Antonello Baseggio - Il sindaco come previsto dallo Statuto Comunale ha risposto alla presentatrice della petizione popolare e ne ha dato comunicazione ai Capigruppo Consiliari entro i trenta giorni (la lettera è giunta per una serie di disguidi solo in questi giorni). Credo che l'Amministrazione Comunale attraverso questa risposta, anche questa volta, abbia mancato di rispetto a tutti i firmatari della petizione e per la prima parte della lettera il Sindaco abbia perso una buona occasione per stare veramente dalla parte dei suoi cittadini".

"Sappiamo  benissimo che una raccolta firme deve seguire un iter scrupoloso e preciso - continua Baseggio - ma lo scopo della petizione popolare era semplicemente quello di raccogliere il più ampio dissenso e la più ampia contrarietà possibile...e questo è riuscito benissimo! Credo che invece di puntualizzare sul modus operandi,  il Sindaco avrebbe dovuto preoccuparsi dei più di 1000 elettori che hanno voluto mandare, con la petizione, un segnale chiaro e preciso. Che dire poi del dispiacere sulla mancanza di comprensione da parte dei cittadini del metodo utilizzato? Promuovere degli incontri quando si è già provveduto a stendere una delibera di giunta con termini, spiegazioni, iter e tempistiche e poi rimettersi ai suggerimenti dei cittadini quando il progetto era già bello che fatto (lo stesso da 10 anni a questa parte) ci risulta assai offensivo".

"Non è vero che non abbiamo voluto ascoltare ne tanto meno che non ci interessasse una progettualità partecipata - termina Baseggio - ma è stato dimostrato dalle varie e inutili serate che tutto era già deciso e che i possibili cambiamenti suggeriti anche dal Presidente della Provincia non sarebbero mai stati accolti perché le finalità del progetto non erano quelle del miglioramento dell'incrocio ma la maggior valutazione della villa stessa".

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