Sgominata banda di rapinatori: in dodici in manette
Alla banda vengono attribuite diciassette rapine in tutto il Veneto, solamente tra il 2010 e il 2011. Dodici dei componenti sono stati arrestati, mentre uno è ricercato
Un maxi-blitz della Squadra mobile di Venezia ha messo fine all’attività della banda che seminava il terrore nella Marca e nel Veneziano. Sono dodici le persone arrestate, tutti giostrai, mentre il tredicesimo è ricercato in tutta Italia.
Violenza, avidità, assoluta mancanza di scrupoli e pietà per le vittime: questi i tratti caratterizzanti dei banditi, ai quali la Procura di Venezia attribuisce ben diciassette rapine solo tra il 2010 e il 2011, in gioiellerie, negozi e banche nel Nord Italia, in Veneto in particolare.
La banda, che contava basisti sparsi in tutto il territorio, agiva sempre adottando la tecnica dell’aggressione violenta, mentre le donne rivestivano il ruolo di portaordini. Vietate le conversazioni al cellulare, per evitare le intercettazioni, le donne della banda raccoglievano anche il denaro e lo versavano in banca.
In manette sono finiti uomini e donne, tutti di età compresa tra i 20 e 36 anni, alcuni dei quali pregiudicati e ben noti alle forze dell’ordine, residenti soprattutto nel sandonatese e nel padovano.
A loro vengono attribuiti, tra gli altri, i colpi alla Uni Banca di Resana (11 giugno 2010), alla Banca Popolare di Vicenza (18 giugno 2010) e alla Cariveneto di Castelfranco (7 luglio 2010); la tentata rapina alla Unicredit di Asolo (12 luglio 2010); il colpo alla Cariveneto di Gorgo al Monticano (20 aprile 2011) e i furti in una macelleria di Paese e in un negozio di calzature di Giavera del montello (11 agosto 2011). Si stima che il bottino accumulato grazie ai diciassette colpi messi a segno ammonti a circa un milione di euro.
