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Cronaca Castelfranco Veneto

Marianna Cendron: avviate le ricerche nelle cave trevigiane

Sono iniziate venerdì le ispezioni in tutta la Marca trevigiana da parte delle forze dell'ordine per cercare oggetti riconducibili a Marianna

CASTELFRANCO VENETO - Cani molecolari, indagini nelle cave trevigiane e tanta speranza. Queste le ultime possibilità per i genitori di Marianna Cendron, la ragazza 19enne adottata e scomparsa ancora nel lontano 27 febbraio 2013 dal Golf Club di Salvarosa dove lavorava.

Le ricerche in questi anni si sono rivelate sempre un buco nell'acqua: moltissime segnalazioni false, profili facebook aperti probabilmente da millantatori e nessun indizio trovato in alcun luogo che la giovane frequentasse all'epoca. Marianna è infatti un fantasma, nessuno l'ha più vista da quel giorno e ogni pista seguita per ritrovarla è stata vana. L'ultima speranza per la famiglia Cendron però si è aperta negli ultimi giorni con la ripresa delle ricerche in tutta la MarcaA cadenza di ogni due settimane infatti, una cava trevigiana verrà setacciata a fondo con l'obiettivo di poter ritrovare oggetti riconducibili alla ragazzina, come la bici, i vestiti o il telefonino, ma gli inquirenti non nascondono anche che ormai le indagini potrebbero volgersi nella ricerca del cadavere della giovane. In ogni caso già venerdì le forze dell'ordine si erano adoperate per iniziare questa nuova ondata di controlli: ad essere posta al setaccio dei cani molecolari infatti è stata l'abitazione di R.C., vicino di casa che nelle settimane antecedenti la scomparsa di Marianna le dava ospitalità. 

Durante i controlli sono stati inoltre verificati i terreni di altri vicini nei pressi di via Treforni a Paese dove vive la faliglia, oltre la stessa casa dei coniugi Cendron. La pioggia caduta in questi giorni non ha però aiutato le ricerche, ma nessuno si è scoraggiato e nella giornata di sabato le indagini sono proseguite: prima è stato ispezionato il Golf Club a Salvarosa con le unità cinofile (tre cani addestrati e specializzati in questo tipo di operazioni) del soccorso alpino della guardia di finanza Belluno, successivamente gli inquirenti sono tornati nell'immobile di R.C. per poi infine addentrarsi nel convitto dell'istituto Maffioli di Castelfranco Veneto.

Durante tutte le ricerche da parte delle forze dell'ordine, il padre di Marianna Pierfrancesco Cendron è sempre stato a fianco degli inquirenti, anche durante l'ispezione della cava di via Sile a Salvatronda dove i controlli sono stati portati dai vigili del fuoco, dai carabinieri e dai volontari del Comune e della protezione civile. Domenica invece le verifiche avranno ad oggetto l'invaso della cava Ceotto di Casacorba di Vedelago, perchè la speranza di ritrovare Marianna non si ferma.

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