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Cronaca

Processo Veneto Banca, risarcimenti chiesti anche ai revisori, Bankitalia e Consob

All'udienza preliminare il Movimento Difesa del Cittadino chiederà al Gup di Treviso di estendere la richiesta risarcitoria anche alla società PricewaterhouseCoopers e agli organismi di vigilanza

Dopo l'indagine aperta su Alessandra Mingozzi,  tra il 2012 e il 2014 socio responsabile dei lavori di revisione dell'ex popolare, il Movimento Difesa del Cittadino chiederà al Gup di Treviso, in occasione dell'udienza preliminare prevista a ottobre,  di estendere la richiesta risarcitoria anche alla società PricewaterhouseCoopers.

Alla società che curava la revisione dei bilanci di Veneto Banca viene imputato di aver per anni certificato i bilanci ed i prospetti informativi di dell'ex popolare sospettati di essere  falsi e contenenti dati fuorvianti e contraffatti, indicata come il soggetto che avrebbe “certificato” una presunta solidità della banca per convincere i risparmiatori ad acquistare le azioni e le obbligazioni. Inoltre una identica richiesta verrà formulata a carico di Intesa San Paolo, Banca d'Italia e Consob, queste ultime colpevoli di non aver adeguatamente vigilato sull’operato di Veneto Banca e dell’ex Amministratore Delegato Vincenzo Consoli.

Ad Alessandra Mingozzi vengono contestati i reati di falso in revisione e ostacolo alla vigilanza, quest'ultimo formalizzato a Roma in quanto sede delle Banca d'Italia. Per questa ragione i due sostituti trevigiani Massimo De Bortoli e Gabriella Cama  hanno trasmesso il fascicolo per competenza alla Procura della Capitale.

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